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Convegno: Donne al lavoro

17,18,19 maggio 2007

Aula Nievo - Palazzo Bo

Padova (PD)

Dalle balie alle badanti

La storia delle donne evidenzia la loro presenza nella vita concreta della società in campi diversi, nonostante la cristallizzazione dei ruoli e la netta separazione tra pubblico (peculiarmente maschile e quindi dominante nella gestione del potere) e privato (peculiarmente femminile e quindi tendenzialmente subordinato e oblativo): lungo un percorso molto frastagliato, anche in ragione delle differenti classi sociali di appartenenza (aristocratiche, borghesi, subalterne) che le vede persistere in alcuni funzioni tradizionali esse hanno saputo inaugurare nuove forme di occupazione lavorative che segnano, nella varietà delle scelte compiute, un percorso fondamentale di progresso e di emancipazione per la conquista di nuovi spazi di cittadinanza. In tale prospettiva è fondamentale prendere in considerazione proprio i percorsi soggettivi e oggettivi compiuti dalle donne, partendo da una nuova riflessione sul rapporto tra uguaglianza e differenza sociale e tra parità e pari opportunità. Per questo porre, oggi, in risalto l’operosità femminile nei disparati campi e nei modelli in cui si è manifestata nel corso dei secoli fino a noi, significa riaffermare la sua presenza nella nostra memoria e nella nostra cultura, per opporci alla sua cancellazione dal corpo della società e dello stato o alla sua, equivalente, mummificazione.

Grazie alla partecipazione di alcune tra le più prestigiose studiose italiane, il convegno Donne al lavoro che si svolgerà nei giorni 17-18-19 maggio in aula Nievo, in tre sessioni (Ieri, Oggi, Domani), si propone di riflettere sul percorso compiuto dalle lavoratrici attraversando, sia pure in modo intermittente, le tappe della storia delle donne dalla Grecia Antica fino ai giorni nostri, soffermandosi a descrivere i vecchi mestieri (le balie, le contadine, le infilatrici di perle); il lavoro delle operaie tessili e delle tabacchine; le prime professioniste (le levatrici e le ostetriche, le attrici, le maestre, le giornaliste) e a conoscere, così, le protagoniste delle battaglie e delle conquiste tra 800 e 900, per avvicinarsi, di seguito, alle problematiche che emergono nel presente: le nuove figure professionali, la nuova organizzazione del lavoro, la precarietà e l’immigrazione, la conciliazione tra vita personale e vita, il persistente deficit istituzionale, il tetto di cristallo.

Con la consapevolezza che non esistono ostacoli giuridici che possano limitare l’accesso delle donne ai luoghi della partecipazione attiva, ma solo ostacoli di carattere sociale e culturale derivanti dai tempi e dalle modalità dell’organizzazione del lavoro e della politica, incompatibili con la costruzione sociale dei ruoli femminili, e facendo leva proprio sulle riflessioni emerse nelle relazioni esposte nelle prime due giornate, un’attenzione speciale sarà riservata nella terza alle ipotesi che si delineano per il futuro, attraverso un dibattito che, grazie alla presenza di alcuni protagonisti del mondo del lavoro, della comunicazione e delle istituzioni, cercherà di focalizzare i possibili processi di superamento della “segregazione orizzontale e verticale” di genere, e di individuare gli ambiti in cui le donne, tramite la valorizzazione delle loro competenze e delle loro potenzialità, possano raggiungere una cittadinanza completa, pubblica, tagliando finalmente quel traguardo che rimane ancora oggi un auspicio entro un’affermazione sterile di principi e di buone intenzioni.

SAVERIA CHEMOTTI

Ente promotore

Università di Padova - Forum d’Ateneo per le politiche e gli studi di genere

Informazioni

elisabetta.mani@unipd.it - tel. 0498273025

Aggiornato il

15/09/2009