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3/1/2008 (Archivio storico)

2008 Anno Europeo del dialogo interculturale

 

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L’Unione Europea ha proclamato il 2008 «anno europeo del dialogo interculturale». Nella decisione del Parlamento europeo e del Consiglio dell’UE sono indicati gli obiettivi generali e gli obiettivi specifici.

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Obiettivi generali

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    promuovere il dialogo interculturale come processo in cui quanti vivono nell'UE possono migliorare la loro capacità di adattarsi ad un ambiente culturale più aperto ma anche più complesso in cui, nei diversi Stati membri e anche all'interno di ciascuno di essi, coesistono identità culturali e credenze diverse;

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    mettere in evidenza il dialogo interculturale come opportunità di contribuire a una società pluralistica e dinamica, in Europa e nel mondo intero, e da essa trarre profitto;

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    sensibilizzare quanti vivono nell'UE, in particolare i giovani, all'importanza di sviluppare una cittadinanza europea attiva e aperta sul mondo, rispettosa della diversità culturale e fondata sui valori comuni dell'UE definiti nell'articolo 6 del trattato UE e nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea;

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    porre in risalto il contributo delle varie culture ed espressioni della diversità culturale al patrimonio e ai modi di vita degli Stati membri.

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Obiettivi specifici:

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    cercare di sensibilizzare quanti vivono nell'UE, in particolare i giovani, all'importanza di partecipare al dialogo interculturale nella vita quotidiana;

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    adoperarsi per identificare, condividere e dare un riconoscimento europeo visibile alle migliori pratiche di promozione del dialogo interculturale in tutta l'UE, in particolare tra i giovani e i bambini;

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    rafforzare il ruolo dell'istruzione come mezzo importante per insegnare la diversità, aumentare la comprensione delle altre culture e sviluppare competenze e migliori prassi sociali, nonché mettere in evidenza il ruolo centrale dei mezzi di comunicazione nella promozione del principio di uguaglianza e della comprensione reciproca;

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    rendere più visibili e coerenti e promuovere tutti i programmi e le azioni della Comunità che contribuiscono al dialogo interculturale e assicurarne la continuità;

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    contribuire ad esplorare nuovi approcci al dialogo interculturale che implichino la cooperazione di un'ampia varietà di attori dei diversi settori.

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In preparazione dell’Anno europeo del dialogo interculturale, il Centro Diritti Umani dell’Università di Padova ha pubblicato i volumi:

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L.Bekemans, M.Karasinska-Fendler, M.Mascia, A.Papisca, C.A.Stephanou, P.G.Xuereb (eds), Intercultural Dialogue and Citizenship. Translating Values into Actions. A Common Project for Europeans and Their Partners, Venezia, Marsilio, 2007, pp. 665;

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M.Mascia, Dialogo interculturale, diritti umani e cittadinanza plurale, Venezia, Marsilio, 2007, pp.229.

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I due volumi contengono i risultati della ricerca su “The Role of intercultural dialogue for the development of a new (plural, democratic) citizenship”, promossa da un coordinamento di Cattedre Jean Monnet, Associazioni nazionali ECSA e Centri europei d’Eccellenza Jean Monnet, nel quardo di un progetto europeo co-finanziato dalla Commissione europea, Direzione generale educazione e cultura, Unità A2, e dalla Regione del Veneto.

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Il Progetto di ricerca, coordinato dal prof. Antonio Papisca, si è articolato in quattro gruppi di lavoro transnazionali e interdisciplinari per un totale di 35 ricercatori:

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“Dialogo interculturale e democrazia” (Istituto Europeo e Università di Lodz):

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Maria Karasinska-Fendler (coordinatrice, Istituto Europeo, Lodz, Università di Lodz, Polonia), Enrique Banus (Università di Navarra, Pamplona), Léonce Bekemans (Università di Czestochowa, Polonia), Anna Jedrzejewska (Istituto Europeo, Lodz), Stanislaw Konopacki (Università di Lodz), Johannes Thomas (Università di Paderborn), Kazimierz Sobotka (Istituto Europeo, Lodz, Università di Lodz).

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“Governare un’Europa multiculturale: un nuovo approccio repubblicano” (ECSA Grecia-Università Panteion, Atene):

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Constantine A. Stephanou (coordinatore, Università Panteion, Atene, ECSA-Grecia), Dimitris N.Chryssochoou (Università di Creta), Kostas A. Lavdas (Università di Creta), Iro Nicolacopoulou Stephanou (Università Panteion, Atene).

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“Dialogo interculturale e Partenariato Euro-Mediterraneo” (Università di Malta):

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Peter G. Xuereb (coordinatore, Università di Malta), Guy Harpaz (Università Ebraica di Gerusalemme), Deniz Ilgaz (Università Bogazici, Istanbul), Aomar Ibourk (Università di Marrakech), Slim Laghmani (Università di Tunisi), Erwan Lannon (Università di Ghent, Belgio), Çigdem Nas (Università Marmara, Istanbul), Fatiha Sahli (Università Cady Ayyad Marrakech, Morocco), Gerald M. Steinberg (Università Bar Ilan, Israele), Anneleen Van Bossuyt (Università di Ghent), Peter Van Elsuwege (Università di Ghent).

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“Dialogo interculturale, diritti umani, società civile e ordine mondiale” (Università di Padova):

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Marco Mascia (coordinatore, Università di Padova), Carlos Ballesteros (Università Nazionale Autonoma del Messico), Paola Degani (Università di Padova), Giuseppe Grampa (Università di Padova), Giampiero Griffo (Disabled Peoples’ International, DPI), Kumiko Haba (Università Hosei, Tokyo), Vincenzo Pace (Università di Padova), Antonio Papisca (Università di Padova), Rosa Maria Piñon Antillon (Università Nazionale Autonoma del Messico), Roberto Scarciglia (Università di Trieste), Klaus Starl (Centro di formazione e ricerca per i diritti umani e la democrazia, Graz), Stefano Valenti (Consiglio d’Europa).

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In occasione della Conferenza internazionale di presentazione dei risultati della ricerca, che ha avuto luogo nell’Aula Magna ‘Galileo Galilei’ dell’Università di Padova dall’1 al 4 marzo 2007, è stata approvata una Dichiarazione finale policy-oriented con idee e proposte per l’Anno Europeo del Dialogo Interculturale.

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Sul tema del Dialogo interculturale vedi anche gli atti delle Conferenza internazionali organizzate dalla Commissione europea con la collaborazione della European Community Studies Association (ECSA) e delle Cattedre Europee Jean Monnet: www.ecsanet.org/.

Aggiornato il

16/7/2009