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17/3/2009 (Archivio storico)

21 Marzo: Giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale

La giornata Internazionale contro la discriminazione razziale è stata proclamata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1966 in seguito ai fenomeni di rinascita di alcune forme di razzismo (riguardanti il neo nazismo, ma anche l’apartheid ed il neo fascismo) in quegli anni.

Ricordiamo che la definizione di “discriminazione razziale” è stata precisata dalla Convenzione Internazionale sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione razziale (1965), dove, all’art. 1, viene chiarito che l’espressione “sta ad indicare ogni distinzione, restrizione o preferenza basata sulla razza, il colore, l’ascendenza o l’origine nazionale o etnica, che abbia lo scopo o l’effetto di distruggere o di compromettere il riconoscimento, il godimento o l’esercizio, in condizioni di parità, dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali in campo politico, economico, sociale e culturale o in ogni altro settore della vita pubblica”.

La data è stata scelta per commemorare la brutale uccisione, da parte della polizia locale, di 69 persone in una manifestazione pacifica a Sharpeville, Sud Africa, mentre stavano manifestando contro le leggi sull'apartheid.

Il tema della lotta alla discriminazione razziale ha rappresentato fin dalla costituzione dell'ONU un obiettivo primario, a causa delle tragiche vicende collegate all’esperienza nazista, ed ha costituito, soprattutto nella fase immediatamente successiva alla seconda guerra mondiale, una tematica centrale nell’agenda politica internazionale.

Il diritto a non essere discriminati per la propria origine è ormai riconosciuto ampiamente, riportato in tutti i documenti internazionali di tutela dei diritti umani, assumendo ormai valore di principio, per il quale sono state predisposte varie forme di controllo e di tutela: presso l’ONU, uno Special Rapporteur sulla forme contemporanee di razzismo, discriminazione razziale, xenofobia ed intolleranza, ma anche diversi Gruppi di lavoro ad hoc. Inoltre è attivo il Comitato per l'eliminazione della discriminazione razziale (CERD), organo di esperti indipendenti che controlla l'attuazione, in tutti gli Stati parti, della Convenzione sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale.

Nel Report of the Committee on the Elimination of Racial Discrimination 2008, la CERD ha esaminato le relazioni di alcuni Paesi riguardanti appunto l’eliminazione di ogni forma di discriminazione razziale. Per l'Italia, sono stati analizzati il XIV e XV Rapporto periodico. La Commissione, concludendo la relazione parziale pubblicata all’inizio dell’anno, da un lato approva l’adeguamento della legislazione nazionale riguardante la lotta alla discriminazione razziale, d’altro lato evidenzia alcuni problemi e formula numerose raccomandazioni per il nostro Paese.

In particolare, riguardo i Rom e i Sinti si raccomanda:

  • di avviare normative per il loro riconoscimento come minoranza, in modo da tutelarne la lingua e la cultura.

  • Di porre adeguata attenzione alle problematiche degli alloggi, garantendo civili costruzioni, e assicurando l’accesso a strutture sanitarie di base.

Il Comitato raccomanda inoltre:

  • che il trattamento dei lavoratori migranti senza documenti provenienti da varie parti del mondo non porti a sfruttamento nel lavoro ed a condizioni di vita igieniche e sanitarie precarie.

  • Che lo Stato prenda misure efficaci per prevenire e rimediare ai gravi problemi comunemente affrontati da lavoratori con cittadinanza non italiana, compresi i debiti, il mantenimento del passaporto, lo stato di illegalità ed il conseguente confinamento, che spesso porta ad aggressione fisica.

  • Di contrastare qualsiasi tendenza, specialmente da parte di politici, di stigmatizzare, sulla base di uno stereotipo, le persone sulla base della razza, il colore, la discendenza e l'origine nazionale o etnica o di utilizzare una forma di propaganda razzista a fini politici.

La giornata Internazionale contro la discriminazione razziale quest’anno ha una particolare rilevanza in vista della Revisione della Conferenza Mondiale di Durban, fissata dal 20 al 24 aprile 2009.