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23/11/2010
Un gruppo di donne congolesi festeggia la notizia dell'accordo di pace tra il governo del Congo ed i gruppi ribelli, 2005.
© UN Photo/Marie Frechon

29 novembre, Giornata Internazionale dei Difensori dei diritti umani delle donne

Il 29 novembre si celebra la Giornata Internazionale dei Difensori dei diritti umani delle donne.
In diverse regioni del mondo i difensori dei diritti umani delle donne, indipendentemente dal proprio genere ed orientamento sessuale, vedono spesso violati i propri diritti e subiscono diverse forme e gradi di violenza, che vanno dalla restrizione delle libertà di opinione e di espressione, all’arresto arbitrario e dalla tortura alla violenza sessuale. Tali violenze non sono necessariamente perpetrate da rappresentanti dello Stato, la maggior parte di queste azioni, invece, è abitualmente posta in essere all’interno delle comunità e da membri della famiglia che vedono il lavoro di questi difensori dei diritti umani delle donne come una contraddizione delle norme sociali.

L’istituzione di questa Giornata Internazionale prende spunto dalla campagna internazionale “Defending women defending rights” lanciata nel 2004 per garantire riconoscimento e protezione ai difensori dei diritti umani delle donne che sostengono attivamente i diritti umani di tutti.

La data scelta, 29 novembre, celebra l’anniversario dell’inaugurazione della prima Consultazione Internazionale sui Difensori dei diritti umani delle donne (WHRDs), organizzata nel 2005 da diverse organizzazioni di diritti umani a Colombo, in Sri Lanka.

La Giornata Internazionale dei Difensori dei diritti umani delle donne fa parte, inoltre, della campagnia internazionale “16 giorni di attivismo contro la violenza di genere”, lanciata ogni anno dal Center for Women's Global Leadership (CWGL) in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Quest’anno il CWGL, il 29 novembre, lancerà il “Global call to action against violence against women and militarism”, un invito globale all’azione contro la violenza sulle donne e il militarismo con lo scopo di:

  • affermare che il militarismo, e conseguentemente la violenza, non è una soluzione accettabile per i conflitti;
  • chiedere il riconoscimento ad ogni livello, da quello della comunità a quello dei forum internazionali, del ruolo delle donne come pacificatrici e human rights defenders;
  • fare pressione sui governi affinchè si impegnino a garantire i diritti economici, sociali, culturali e politici essenziali.