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22/12/2012
Un contadino lavora alla raccolta del grano a Bamyan, Afghanistan
© UNPhoto/Eric Kanalstein

Amnesty International: presentato rapporto sullo sfruttamento dei lavoratori migranti nel settore agricolo italiano

Pubblicato il 18 dicembre 2012, il rapporto “Exploited labour: Migrant workers in Italy’s agricultural sector” realizzato da Amnesty International denuncia le gravi forme di sfruttamento a cui sono soggetti i lavoratori migranti impiegati nel settore agricolo italiano.

Nel rapporto, risultato di due missioni di ricerca in Italia (febbraio 2012: Milano, Roma e Rosarno; giugno-luglio 2012: Roma, area di Latina e area di Caserta), Amnesty International descrive le forme di sfruttamento lavorativo di cui sono vittime i lavoratori migranti in Italia, in particolare quelli impiegati nell’agricoltura. Paghe al di sotto del minimo contrattato fra le parti sociali; riduzioni arbitrarie delle paghe; pagamenti ritardati o mancati pagamenti e lunghi orari di lavoro sono solamente alcune delle violazioni a cui soggetti molti lavoratori migranti, provenienti principalmente da paesi dell'Africa subsahariana, dell'Africa del Nord e dell'Asia.

Accanto alle specifiche condizioni dei migranti impiegati nel settore agricolo in Italia, le principali preoccupazioni espresse da Amnesty International nel rapporto riguardano i caratteri della politica migratoria italiana, la quale, così come formulata al momento, aumenta il rischio a cui sono esposti i lavoratori migranti stranieri, specialmente quelli in situazione irregolare, di essere sottoposti a sfruttamento lavorativo.

Un secondo elemento di criticità relativo al caso italiano riguarda, secondo Amnesty International, il quadro legislativo del Paese che non garantirebbe ai lavoratori migranti vittime di gravi forme di sfruttamento lavorativo una protezione adeguata.