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11/8/2008 (Archivio storico)

Appello di International Crisis Group per un immediato cessate il fuoco in Ossezia del Sud

 

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Le ostilità in corso in Ossezia del Sud rappresentano una grave minaccia umanitaria per 75.000 civili che vivono in quel territorio e pongono a rischio la stabilità dell'intera regione caucasica qualora le ostilità  dovessero estendersi ad altre parti della Georgia, inclusa l'Abkhazia. Per queste ragioni, l'International Crisis Group ha rivolto un appello in particolare a Russia, Stati Uniti ed Unione Europea affinché si adoperino in sede di Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per raggiungere un accordo su di una risoluzione che contempli un immediato cessate il fuoco, il rispetto del diritto umanitario e la ripresa dei colloqui di pace.

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L'assistenza umanitaria alla popolazione civile dell'Ossezia del Sud rappresenta un obiettivo prioritario: le autorità che operano nella regione dovrebbero agire nel rispetto del diritto dei diritti umani e del diritto umanitario, garantendo un libero e sicuro accesso a cibo, acqua potabile e assistenza medica.

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Sin dalla ripresa delle ostilità nell'estate 2004, International Crisis Group aveva ripetutamente messo in guardia la Comunità Internazionale dalle conseguenze di un conflitto in Ossezia del Sud, in assenza di un dialogo sostanziale tra il Governo di Tbilisi e i separatisti dell'Ossezia che chiedono la piena indipendenza dalla Georgia. I negoziati tra le parti erano interrotti fin dall'estate 2006, quando un ultimo tentativo di dialogo alla presenza di rappresentanti russi era fallito.

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Per il testo dell'appello in lingua inglese e per ogni informazione sul conflitto in Ossezia del Sud, si rimanda al sito dell'International Crisis Group:
www.crisisgroup.org/home/index.cfm?id=1250&l=1

Aggiornato il

16/7/2009