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10/2/2011
Stretta di mano tra il Presidente del Comitato olimpico internazionale ed i rappresentanti dei comitati nazionali olimpici di Israele e Palestina, gennaio 2011
© IOC/R. Juillart

Comitato Olimpico Internazionale: status di Osservatore speciale alle Nazioni Unite

Nel 2010 il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) ha partecipato per la prima volta alle riunioni dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, in qualità di osservatore speciale. La decisione delle Nazioni Unite (NU) di attribuire al CIO lo status di osservatore risale al 2009 e rappresenta un riconoscimento alla consolidata collaborazione tra le due organizzazioni e all’impegno del CIO per il perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio attraverso lo sport.

Il CIO ha in programma numerose iniziative in cui lo sport è inteso come uno strumento per promuovere la pace, l’educazione e lo sviluppo. In particolare, il CIO sta collaborando con l’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati al fine di lanciare un ambizioso progetto triennale sul tema sport ed educazione, indirizzato a circa 8.500 bambini/e e ragazzi/e che vivono nel campo profughi di Osire (Namibia). L’obiettivo è quello di coinvolgere i giovani in attività sportive per alleviare alcuni dei principali problemi che li riguardano, tra cui gravidanze giovanili, HIV e altre malattie sessualmente trasmissibili e abuso di sostanze stupefacenti.

Tra le altre iniziative comuni si segnalano, in particolare, la campagna “Together we can stop HIV and AIDS”, realizzata durante i Giochi olimpici invernali di Vancouver, e l’ampio coinvolgimento di numerose Agenzie delle NU nel Programma Cultura ed Educazione, realizzato durante i primi Giochi olimpici giovanili a Singapore (estate 2010), ai quali hanno partecipato circa 3.600 giovani atleti.