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1/3/2019
Immagine rappresentante l'intelligenza artificiale

Conferenza di Helsinki del Consiglio d’Europa: l’intelligenza artificiale (IA) deve svilupparsi in modo umanocentrico affinché possa apportare benefici ai diritti umani, alla democrazia e allo stato di diritto

La Conferenza di alto livello del Consiglio d’Europa, tenutasi ad Helsinki dal 26 al 27 febbraio 2019, “Governing the Game Changer – Impacts of artificial intelligence development on human rights, democracy and the rule of law” ha riunito esperti provenienti da governi, organizzazioni internazionali, aziende, settore tecnologico, mondo accademico, società civile e media per una serie di dibattiti aperti e inclusivi su come affrontare lo sviluppo dell’IA per ottimizzare i vantaggi per la società e ridurre al minimo i rischi per i diritti umani, la democrazia e lo stato di diritto.

Nel corso della conferenza sono state adottate delle linee guida su come procedere per garantire che lo sviluppo dell’IA avvenga in modo sicuro e a vantaggio di tutti, in particolare:

  • l’IA dovrebbe essere sviluppata in modo da porre l’essere umano al centro al fine di generare vantaggi per le persone e le società;
  • i programmi politici dei governi dovrebbero prevedere tra le loro priorità delle risposte politiche tempestive e ponderate;
  • i vantaggi economici derivanti dall’IA non possono essere realizzati senza il dovuto rispetto del potenziale di crescita economica ed innovazione dell’IA;
  • gli Stati e tutte le parti coinvolte sono tenuti a coordinare iniziative ed a condividere informazioni e buone pratiche;
  • occorre istituire efficaci meccanismi di supervisione e strutture di vigilanza democratica in relazione alla progettazione, allo sviluppo e all’implementazione dell’IA;
  • la consapevolezza pubblica dei potenziali rischi e vantaggi dell’IA deve essere rafforzata e occorre sviluppare nuove competenze e capacità necessarie;
  • sono necessari meccanismi efficaci e legittimi per prevenire violazioni dei diritti umani e contrastare le discriminazioni, le disuguaglianze e i pregiudizi;
  • la trasparenza degli algoritmi è cruciale per la creazione di fiducia e per garantire la dovuta tutela dei diritti;
  • l’uguaglianza di fronte alla legge non dovrebbe essere compromessa dal calcolo degli algoritmi;
  • l’IA deve essere utilizzata in modo da garantire che il progresso tecnologico avvenga in linea con i principi dei diritti umani, della democrazia e dello stato di diritto e nel rispetto degli strumenti internazionali di riferimento esistenti;
  • il Consiglio d’Europa dovrebbe continuare a sviluppare raccomandazioni, linee guida e codici di condotta specifici per il settore al fine di promuovere i diritti umani e la sostenibilità delle istituzioni e dei processi democratici. Il Consiglio d’Europa dovrebbe monitorare l’impatto dell’IA sulle fondamenta comuni delle società democratiche.

La Conferenza di Helsinki segue l’adozione, il 25 gennaio 2019, da parte del Comitato della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla protezione delle persone rispetto al trattamento di dati a carattere personale, delle linee guida sulla protezione dei dati e l’intelligenza artificiale per assicurare che Stati, produttori e fornitori di servizi garantiscano il diritto alla protezione dei dati in ogni fase di intervento.