Consiglio d’Europa: L'educazione ai diritti umani è una priorità, occorre un'azione più concreta - -

Il Commissario per i diritti umani, ha affermato nel suo ultimo “Punto di vista” che ''l’educazione ai diritti umani è fondamentale per l'applicazione effettiva delle norme stabilite''.

Thomas Hammarberg ha inoltre sottolineato che sebbene l’educazione ai diritti umani riceva una certa attenzione sul piano internazionale (si pensi al Programma delle Nazioni Unite per l’educazione ai diritti umani, lanciato nel 2005, o all’operato dell’UNESCO e dello stesso Consiglio d’Europa, con il progetto “Educazione alla cittadinanza democratica e ai diritti umani”), la sfida oggi consiste nel tradurre tali raccomandazioni in azioni concrete a livello nazionale. I Governi, infatti, non sembrano accordare un posto rilevante all'educazione ai diritti umani nelle scuole: per questo, il Commissario invita a moltiplicare gli sforzi al fine non solo di promuovere la conoscenza delle norme e dei meccanismi di tutela, ma anche di sviluppare nei ragazzi valori quali la comprensione interculturale, il rispetto per gli altri, l’uguaglianza di genere e la partecipazione democratica.

Al fine di assistere i Governi in questo sforzo, il Commissario ha annunciato l’imminente apertura, ad Oslo, di un Centro Europeo sull’educazione per la comprensione interculturale, i diritti umani e la cittadinanza democratica (European Wergeland Centre). Il Centro svolgerà ricerche, curerà la formazione degli insegnanti e servirà da piattaforma e luogo di scambio di informazioni e buone pratiche per tutti gli attori rilevanti.

Il “Punto di vista” del Commissario per i diritti umani è consultabile, in lingua inglese, all’indirizzo:
https://www.coe.int/t/commissioner/Viewpoints/default_en.asp

Per ulteriori informazioni sul Programma delle Nazioni Unite per l’educazione ai diritti umani:
https://www2.ohchr.org/english/issues/education/training/programme.htm