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19/5/2005 (Archivio storico)

Consiglio d'Europa: Summit di Varsavia

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Si è svolto il 16 e 17 maggio 2005 a Varsavia il vertice dei Capi di Stato e di governo dei 46 Stati membri del Consiglio d’Europa. Questo importante incontro è stata l’occasione per discutere della posizione e del ruolo del Consiglio d’Europa all’interno dell’architettura europea in particolare con riguardo alle relazioni con le altre organizzazioni regionali.

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Aleksander Kwaśniewski, presidente della Polonia, ha accolto i Capi di Stato e di Governo dichiarando"Il Consiglio d'Europa deve andare oltre sulla strada del dialogo, continuare a sostituire l'ingiustizia con i valori, a servire il diritto, la dignità oltre ai principi fondamentali che hanno contribuito alla sua creazione".

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Nel discorso pronunciato in apertura del summit, il segretario generale Terry Davis si è detto convinto che il futuro è rappresentato dal Consiglio d’Europa e dai suoi valori fondamentali, quali la democrazia, i diritti dell’uomo e lo stato di diritto. Il Presidente della Corte europea dei diritti umani Wildhaber ha ricordato che"La Corte ha svolto e continua a svolgere un ruolo vitale nella conservazione dei diritti fondamentali", lanciando un appello affinché gli Stati ratifichino presto il Protocollo 14. "Il Consiglio d'Europa è la casa europea di tutte le nazioni europee, speriamo presto anche della Bielorussia", ha ancoradichiarato il presidente dell'Assemblea parlamentare, René van der Linden, mentre Giovanni di Stasi, Presidente del Congresso dei poteri locali e regionali,ha sottolineato che: "la democrazia locale diviene un elemento fondamentale di rivitalizzazione della nostra cultura democratica".

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Mons. Giovanni Lajolo, segretario per i Rapporti della Santa Sede con gli Stati ha sottolineato nel suo intervento “L’Europa potrà essere amata dai suoi cittadini ed operare come fattore di pace e di civiltà nel mondo soltanto se sarà animata da alcuni valori fondamentali: la promozione della dignità dell’uomo e dei suoi diritti fondamentali”, “in primo luogo la libertà di coscienza e di religione”; “la ricerca del bene comune in spirito di solidarietà e il rispetto delle identità nazionali e culturali”. Mons. Lajolo si è inoltre soffermato sui valori fondanti del Vecchio Continente, ricordando il “ruolo preminente che il cristianesimo ha avuto nel formare ed arricchire tale patrimonio”, un ruolo “a tutti ben noto” che “non può essere ignorato.” (Fonte: Radio vaticana, radiogiornale del 17 maggio 2005)

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Nel corso della giornata del 16 maggio sono state aperte alla firma tre convenzioni adottate dal Consiglio dei Ministri lo scorso 4 maggio: La convenzione sulla prevenzione del terrorismo, la convenzione relativa al riciclaggio, al controllo, e il sequestro dei provenenti dal crimine e al finanziamento del terrorismo, e la convenzione sulla lotta contro la tratta di esseri umani. 14 stati hanno firmato la Convenzione sull'azione contro la tratta di esseri umani, 18 stati hanno firmato la Convenzione contro il riciclaggio di denaro e 11 stati la Convenzione sulla prevenzione del terrorismo.

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Per informazioni:
- https://www.coe.int/t/dcr/summit/default_it.asp

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Il vertice delle ONG
- https://www.coe.int/t/dcr/summit/ngo_summit_it.asp


Aggiornato il

16/7/2009