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11/1/2007 (Archivio storico)

Consiglio d’Europa: esecuzione da parte dell’Italia delle sentenze della CEDU

Nel corso della riunione del 21 dicembre 2006 del Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa dedicata al controllo dell'esecuzione delle sentenze della Corte europea dei diritti umani, è ripreso l'esame del nuovo Piano d'azione delle autorità italiane per una soluzione globale al persistente problema della lentezza delle procedure giudiziarie, questione all’origine di numerosi accertamenti di violazione della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti umani e delle libertà fondamentali.

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Il comunicato stampa reso al termine dell’incontro riporta il testo di una Decisione riguardante l’Italia, in cui i Rappresentanti dei Ministri:

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1. ricordano che con la Risoluzione interinale (ResDH(2005)114), era stato chiesto alle autorità italiane di rafforzare l'impegno, al più alto livello politico, per regolare il problema ed elaborare a tal fine un nuovo piano d'azione, fondato su un nuovo approccio, interdisciplinare e con la partecipazione dei vari soggetti interessati, e su un'efficace politica, coordinata al più alto livello governativo;

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2. prendono atto che il capo del Governo, Romano Prodi, ed il ministro della Giustizia, Clemente Mastella, hanno riconosciuto l'importanza fondamentale di trovare finalmente una soluzione durevole al problema della lentezza della giustizia in Italia; che questa necessità è egualmente riconosciuta dal Consiglio Superiore della Magistratura e da tutti coloro che partecipano alle procedure giudiziarie;

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3. notano, inoltre, la volontà politica di assicurare, su un piano generale, una migliore esecuzione delle sentenze della Corte, come dimostrato dalla legge n. 12 del 9 gennaio 2006;

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4. insistono sull'impegno dell'Italia di tenere regolarmente informato il Comitato sull'avanzamento della preparazione del piano d'azione;

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5. notano che, in data 30 novembre 2006, il Sottosegretario di Stato e il vice Capo dell'Ufficio legislativo del Ministero della Giustizia hanno presentato un rapporto sull'adozione di un certo numero di riforme legislative sulle procedure giudiziarie e un ambizioso progetto riguardante l'organizzazione informatica delle procedure civili (processo telematico);

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6. decidono di esaminare in modo più approfondito le varie informazioni fornite dalle autorità italiane durante la 987ª riunione (13-14 febbraio 2007) (DU), e invitano a fornire ogni informazione complementare utile, in particolare sull'approccio interdisciplinare seguito dalle autorità italiane, con la partecipazione di tutti gli attori principali, e il coordinamento al più alto livello governativo [grassetto aggiunto].

Aggiornato il

16/7/2009