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4/8/2012
Una donna musulmana di fronte alla moschea An-Nur, la più grande di Timor est.
© UN Photo/Martine Perret

Consiglio d’Europa: il Commissario per i diritti umani invita i governi a combattere i pregiudizi nei confronti dei musulmani

Il Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa, Nils Muižnieks, nel suo ultimo Human Rights Comment, ha esortato i governi a combattere le diverse forme di pregiudizio, discriminazione e violenza nei confronti dei musulmani d’Europa, causa principale dello loro esclusione sociale.

Da quanto emerge da una serie di ricerche condotte in Europa da diverse organizzazioni internazionali e ong, negli ultimi anni in molti paesi europei diversi partiti politici hanno strumentalizzato la retorica antimusulmana per fini elettorali. Sono state infatti adottate una serie di misure legislative restrittive, dalle leggi che vietano l’uso del velo a quelle che impediscono la costruzioni di minareti, che ne limitano la libertà di religione.

L’Agenzia per i diritti fondamentali dell’Unione Europea (FRA), ha recentemente pubblicato uno studio dal quale emerge che, all’interno dell’Unione, 1 musulmano su 3 abbia subito una discriminazione nei precedenti 12 mesi. Secondo Amnesty International, inoltre, molte donne musulmane ritengono di non avere alcuna possibiltà di trovare un lavoro a causa delle politiche che ne limitano la possibilità di indossare simboli o abiti religiosi e culturali.

Il Commissario Nils Muižnieks esorta quindi i governi a compiere degli sforzi significativi per combattere la discriminazione, i pregiudizi e l’intolleranza dell’opinione pubblica nei confronti dei musulmani, treando spunto dalla Raccomandazione dell’ECRI dal titolo “La lotta contro l’intolleranza e le discriminazioni nei confronti dei musulmani” e dalle “Linee guida per gli educatori relative alla lotta contro l’intolleranza e la discriminazione nei confronti dei musulmani”, redatte nel 2011 da OSCE, UNESCO e Consiglio d’Europa.

“È giunto il momento di riconoscere che i musulmani sono parte integrante delle società europee e che hanno diritto all’uguaglianza e alla dignità. Pregiudizi, discriminazione e violenza non fanno altro che ostacolare l’integrazione.”, ha dichiarato il Commissario per i diritti umani, “Abbiamo bisogno di una “primavera europea” per eliminare le antiche e nuove forme di razzismo e intolleranza”.