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6/5/2016
Il Segretario generale del Consiglio d'Europa per il periodo 2009-2014, Thorbjørn Jagland, pronuncia il proprio discorso inaugurale.
© Consiglio d'Europa/Alban Bodineau

Consiglio d'Europa: pubblicato il rapporto annuale del Segretario generale Thorbjørn Jagland

E’ stato pubblicato il secondo rapporto annuale del Segretario generale del Consiglio d’Europa Thorbjørn Jagland, dal titolo “State of Democracy, Human Rights and the Rule of Law: a Security Imperative for Europe”. Secondo il rapporto, i diritti umani, la democrazia e la sicurezza sono minacciati su tutto il continente europeo. L’Europa è chiamata a fronteggiare numerose e grandi sfide, tra cui il terrorismo, le migrazioni e i conflitti: in molti luoghi, questa situazione è strumentalizzata per fini nazionalistici e populisti, erodendo così la fiducia nelle istituzioni nazionali ed europee.

Allo stesso tempo, le legislazioni e le prassi dei Paesi membri continuano a evidenziare importanti lacune: restrizioni sempre più forti limitano i diritti umani fondamentali quali, in particolare, la libertà d’espressione, la libertà di riunione e il diritto alla vita privata. Questo trend viene giudicato pericoloso: se non vengono infatti mantenuti i principi democratici e dei diritti umani nell’affrontare i problemi attuali, la situazione rischia seriamente di degenerare.

Il tema dell’indipendenza e dell’imparzialità dei sistemi giudiziari è uno dei nodi più importanti del rapporto: interferenze politiche, corruzione e mancata esecuzione delle decisioni giudiziarie risultano essere le aree più problematiche. Inoltre, il rapporto osserva la presenza di una pericolosa tendenza verso nuove forme di “nazionalismo legislativo” che si sviluppano nel momento in cui gli Stati adottano leggi che non rispettano gli standard internazionali, specialmente per quanto riguarda migranti e rifugiati.

Il rapporto sottolinea che circa la metà dei 47 Stati del Consiglio d'Europa non garantisce in modo soddisfacente la sicurezza dei giornalisti. La situazione è peggiorata nel corso dell'ultimo anno e si è verificato un aumento di attacchi fisici e distruzioni di proprietà. La diversità e il pluralismo dei media è considerata insoddisfacente in 26 Stati membri. Particolarmente preoccupanti risultano essere le interferenze sul contenuto dei media e la libertà di espressione in internet.

Il rapporto contiene numerosi esempi relativi Stati membri e una serie di iniziative proposte del Consiglio d'Europa, tra cui un nuovo piano d'azione per l'indipendenza e l'imparzialità della magistratura, norme comuni sul blocco e filtraggio dei siti internet e dei piani di codifica delle norme internazionali esistenti, buone pratiche e linee guida riguardanti la sorveglianza di massa, raccomandazioni relative all'integrazione e alla tutela di gruppi vulnerabili e difensori dei diritti umani.