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5/6/2016
Fotografia di un'insegna con la scritta "Conseil de l'Europe" con delle bandiere sovrastanti di alcuni degli stati membri.
Consiglio d'Europa

Consiglio d’Europa: pubblicato un documento del Commissario per i Diritti Umani sulle politiche di integrazione dei migranti

Il Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa, Nils Muižnieks, ha pubblicato in data 31 maggio 2016 un issue paper dal titolo “Time for Europe to Get Migrants Integration Right”, in cui raccomanda ai 47 stati membri del Consiglio d’Europa una serie di azioni da compiere al fine di garantire uguaglianza e integrazione ai migranti presenti in territorio nazionale.

In una dichiarazione a seguito alla pubblicazione del paper, il Commissario ha affermato che “a seguito dell’arrivo di più di un milione di persone in cerca di protezione negli ultimi mesi, i paesi europei condividono lo stesso imminente bisogno di mettere in moto un buon processo di integrazione sociale”.

Le raccomandazioni contenute nel documento del Consiglio d'Europa identificano sette ambiti d’azione in cui gli stati europei devono agire.

In primo luogo, il paper chiede agli stati membri del Consiglio d’Europa di eliminare le barriere finanziarie e non alla possibilità di ricongiungimento familiare.

Successivamente, il documento pone l’accento sulla necessità di garantire l’accesso a permessi di soggiorno permanenti o di lungo periodo ai migranti con alle spalle più di cinque anni di residenza regolare, incluso il periodo di procedura per la valutazione della richiesta di asilo.

Vista la rilevanza che i test di integrazione stanno ottenendo in vari stati europei per l’accesso alla cittadinanza o anche al permesso di soggiorno di lungo periodo, il terzo focus è sulla necessità di garantire corsi di lingua a libero accesso che coinvolgano attività di “learning by doing”, poiché “gli stati non possono richiedere alti livelli di integrazione civica e linguistica senza supportare a sufficienza i corsi e i materiali che possono aiutare i migranti a integrarsi con successo”.

Il quarto elemento su cui il documento si concentra è la necessità che fornitori di servizi e datori di lavoro operino a supporto dei migranti, garantendo accesso equo al lavoro per migranti e non migranti a parità di competenza. Perché ciò accada, prosegue il paper, è necessario verificare fin da subito le competenze dei nuovi arrivati sul territorio nazionale.

Nel quinto punto del documento si focalizza sull'accesso equo a un’istruzione di qualità.

La sesta are di interesse trattata dal Commissario per i diritti umani nel paper è la possibilità di far valere attivamente il diritto alla non discriminazione punendo i crimini d’odio e rendendo pubblici i dati a riguardo.

Infine, l'ultimo punto è focalizzato sulla necessità di migliorare il carattere inclusivo dei sistemi nazionali accettando, tra le altre cose, la doppia cittadinanza.

Il Commissario per i diritti umani è una figura del Consiglio d’Europa creata nel 1999 che si occupa di monitoraggio della situazione dei diritti umani nei 47 paesi membri dell’organizzazione. Periodicamente, il Commissario pubblica paper tematici sulle questioni relative ai diritti umani che riguardano i paesi membri del Consiglio d’Europa e fornisce loro raccomandazioni.