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22/3/2014
Foto panoramica della sede del Palazzo dei diritti umani che ospita la Corte europea dei diritti umani, Strasburgo.
© Consiglio d'Europa

Corte europea dei diritti umani: accolta la richiesta di misure precauzionali nell’ambito del ricorso Ucraina c. Russia

Il 13 marzo 2014, in virtù dell’art. 33 della Convenzione per la salvaguardia dei diritti umani e delle libertà fondamentali (CEDU), il Governo dell’Ucraina ha presentato dinnanzi alla Corte europea dei diritti umani (CtEDU) un ricorso inter-statale nei confronti della Federazione Russa.

Contestualmente al ricorso, l’Ucraina ha altresì richiesto alla CtEDU di dare applicazione all’art. 39 del suo regolamento con riferimento ad eventuali misure provvisorie che la Corte potrebbe suggerire alle parti per favorire il corretto svolgimento della procedura.

Considerato che l’attuale situazione pone a serio rischio la tutela dei diritti garantiti dalla CEDU, il Presidente della III Sezione ha pertanto deciso di accogliere la richiesta, invitando i Paesi parte della controversia ad astenersi dal compire atti, specie se militari, che possano mettere in pericolo la sicurezza della popolazione civile in Ucraina, nonché ad ottemperare agli obblighi previsti dalla Convenzione, con particolare riguardo agli artt. 1 (diritto alla vita) e 3 (divieto di trattamenti disumani e degradanti).

Nel più breve tempo possibile, Ucraina e Russia dovranno riferire alla CtEDU sulle misure adottate per garantire il pieno rispetto degli obblighi convenzionali.