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7/4/2015
Alcuni giudici della Corte Europea per i Diritti Umani in seduta
© ©Council of Europe /Alban Bodineau

Corte europea dei diritti umani: condanna dell’Italia per violazione del divieto di tortura in relazione ai fatti di Genova del 2001

Il 7 aprile 2015 la Corte europea dei diritti umani (CtEDU) si è espressa sul caso Cestaro c. Italia (ricorso n. 6884/11), condannando l'Italia per la violazione del versante sostanziale e procedurale dell'articolo 3 CEDU relativo al divieto di tortura e di trattamenti inumani e degradanti. 

Il ricorso riguardava le violenze e i maltrattamenti subiti dal ricorrente, all'epoca sessantaduenne, nell’ambito dell'irruzione della polizia alla scuola Diaz-Pertini nel corso del G8 di Genova del 2001 e delle successive fasi di fermo.

All'unanimità, i giudici della Camera della IV sezione, hanno accertato:

- una violazione del profilo materiale dell'art. 3 CEDU, qualificando come atti di tortura i maltrattamenti e le percosse subiti dal ricorrente ad opera di funzionari di polizia nel corso della perquisizione alla scuola Diaz-Pertini;

- una violazione del profilo procedurale dell'art. 3 CEDU, nella misura in cui l’inadeguatezza delle disposizioni del codice penale non solamente ha impedito agli organismi inquirenti e giudicanti di perseguire efficacemente gli atti di tortura commessi, ma ha altresì contribuito a creare un clima di sostanziale impunità per quanti hanno preso parte alle violenze.   

Sottolineando il carattere strutturale del problema all'origine della violazione accertata, la Corte indica quale rimedio da adottarsi in sede nazionale un adeguamento del quadro legislativo, specificando la necessità di introdurre fattispecie penali in grado di punire efficacemente chiunque commetta atti contrari all'art. 3 CEDU. Al ricorrente, infine, viene accordato un risarcimento di 45 mila euro a titolo di danni morali.

La sentenza non è definitiva, dal momento che le parti hanno tre mesi di tempo per richiedere il rinvio alla Grande Camera.

Non è la prima volta che la CtEDU si occupa dei fatti di Genova 2001. I giudici hanno infatti ampiamente trattato la presunta violazione da parte dell'Italia dell'art. 2 (diritto alla vita) in relazione all'uccisione di Carlo Giuliani, avvenuta pochi giorni prima dei fatti di cui tratta la sentenza Cestaro. Nel caso Giuliani, dopo che nel 2009 una Camera aveva riscontrato la violazione dell'art. 2 nei suoi aspetti procedurali (parziale inadeguatezza della procedura di accertamento dei fatti), la Grande Camera ha nel 2011 riformato la prima decisione escludendo ogni addebito.