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17/11/2008 (Archivio storico)

Forum UBUNTU: Dichiarazione riguardante gli incontri internazionali proposti sulla crisi finanziaria -

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Una dichiarazione dal titolo: “Per quanto riguarda gli incontri internazionali proposti sulla crisi finanziaria” è stata resa pubblica nel sito internet del Forum UBUNTU assieme ad una lista iniziale di personalità e rappresentanti di organizzazioni che vi hanno già aderito.

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Nel documento viene espressa la convinzione, condivisa da tempo da molti forum mondiali, che sia giunto il momento di una profonda riforma del Sistema delle Istituzioni Internazionali al fine di gettare le fondamenta per una governance democratica mondiale che, tra le altre conseguenze, consentirebbe di evitare che il mondo si trovi nuovamente di fronte a situazioni di crisi globale come quella attuale.

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Il testo integrale è reperibile presso il sito del forum UBUNTU all'indirizzo: www.ubuntu.upc.edu,  dove è possibile inoltre sostenere la dichiarazione, aderendo attraverso l'apposito modulo posto alla fine del documento.

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“Per quanto riguarda gli incontri internazionali proposti sulla crisi finanziaria”

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Dichiarazione pubblicata dal Forum UBUNTU in data 12 Novembre 2008 nel sito internet della organizzazione https://www.ubuntu.upc.edu.

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Traduzione a cura del Centro Diritti Umani dell'Università di Padova

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Pur sottolineando che, chiaramente, tutti gli individui hanno il diritto di incontrarsi con qualsiasi persona e ovunque scelgano, noi firmatari, nella tradizione delle dichiarazioni pubblicate dal Forum UBUNTU, desideriamo affermare quanto segue:

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  1. La nostra profonda preoccupazione riguardo l'impatto grave che l'implosione del capitalismo neo-liberista avrà sull'umanità, un'implosione che sarà indubbiamente l'ultima – anche se sfortunatamente ancora in corso – di un modello economico che abbiamo denunciato numerosissime volte in quanto estremamente ingiusto e dannoso per la società.
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  1. La nostra perplessità, dal momento che i maggiori protagonisti che hanno operato per imporre questo modello negli ultimi 25 anni, i Paesi del G7 e le Istituzioni di Bretton Woods (il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale)[1], si stanno ora proponendo nel ruolo di salvatori in questo disastro, quando dovrebbero essere piuttosto visti come i maggiori colpevoli e di conseguenza dovrebbero accettare le responsabilità che appartengono loro.
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  1. La nostra indignazione riguardo l'incontro convocato per il 14 novembre a Washington, in particolar modo per le seguenti ragioni:
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a) che sia proprio Washington, sede dei Governi e delle Organizzazioni politicamente più responsabili per quanto sta accadendo, a convocare l'incontro.

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b) che gli inviti all'incontro siano stati emessi in un modo totalmente arbitrario e discriminatorio. Come se, per esempio, i Paesi più poveri, quelli che hanno sofferto maggiormente a causa di questo modello e che con tutta probabilità soffriranno maggiormente per le conseguenze della debacle attuale, non avessero niente da dire a riguardo di come agire in questo momento e nel futuro.

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c) che questo non solo non riesca a trarre vantaggio ma faccia perfino passare in secondo piano la Conferenza di Doha sul Finanziamento per lo Sviluppo per rivedere l'Implementazione del Consenso di Monterrey, prevista per il periodo compreso tra il 29 novembre e il 2 dicembre – specialmente nel momento in cui tale Consenso include una sezione su temi sistematico-strutturali, sui quali si è lavorato per mesi nella cornice più pluralistica e trasparente delle Nazioni Unite e che, una volta riveduti in modo appropriato ed estesi al corrente contesto, potrebbero contribuire ad aprire la strada ad un nuovo modello economico e finanziario mondiale.,

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  1. La nostra convinzione che sia giunto il momento per una Riforma profonda del Sistema delle Istituzioni Internazionali, richiesta per così lungo tempo da svariati forum mondiali, per cominciare a gettare le basi per una governance mondiale democratica, che, tra le altre cose, eviterebbe che il mondo conosca altre situazioni come quella corrente. Ad ogni modo, il processo mondiale di regionalizzazione dovrebbe essere considerato tra i nuovi principi su cui il sistema deve essere rifondato.
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  1. La nostra esortazione affinché, presso i Quartier Generali delle Nazioni Unite, nel contesto dell'imminente Conferenza di Doha, cominci immediatamente il processo per una Conferenza Multi-attore su un Nuovo Sistema Monetario e Finanziario Internazionale e le sue nuove Istituzioni di Governance, con la partecipazione attiva di tutti gli attori di rilievo nella presente situazione mondiale, e quindi e in modo più fondamentale, con la partecipazione della società civile e dei movimenti sociali.
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Federico Mayor

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Adolfo Pérez Esquivel

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Mario Soares

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Noam Chomsky

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Nawal El Saadawi

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Writer

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Roberto Savio

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IPS - Inter Press Service

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Cândido Grzybowski

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IBASE - Instituto Brasileiro de Análises Sociais e Econômicas

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John Foster

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North-South Institute & Social Watch

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Ricardo Díez Hochleitner

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Honorary President Club of Rome

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Herman Spanjaard

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IPPNW - International Physicians for the Prevention of Nuclear War

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Mary-Winne Ashford

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Past Co-President of International Physicians for the Prevention of Nuclear War

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Bernard Duterme

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CETRI – Centre Tricontinental

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Shula Koenig

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PDHRE - People's Movement for Human Rights Learning

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Sara Longwe

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FEMNET - African Women's Development and Communication Network

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Fatma Alloo

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DAWN Africa

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Meja Vitalis

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AFRODAD - African Forum and Network on Debt and Development

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Martin Tsounkeu

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ADIN - Africa Development Interchange Network

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Lois Barber

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EarthAction

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ICAE - International Council Adult Education

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Rómulo Torres

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LATINDADD - Red Latinoamericana sobre Deuda, Desarrollo y Derechos

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Manuel Chiriboga

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RIMISP – Centro Latinoamericano para el Desarrollo Rural

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Ernesto Lamas

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AMARC ALC - Asoc. Mundial Radios Comunitarias - América Latina Caribe

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Martí Olivella

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Alliance for Responsible, Plural and United World

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Vicente García-Delgado

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CIVICUS - UN representative

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Arcadi Oliveras

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Justice and Peace Europe

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Jorge Nieto

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Instituto Internacional para la Cultura Democrática

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Markus Brun

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FASTENOPFER

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Miquel Àngel Essomba

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Centre UNESCO de Catalunya

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Fèlix Martí

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Honorary President Linguapax Institute

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Antoni Giró

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Rector UPC - Universitat Politècnica de Catalunya

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Richard A. Falk

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Princeton University; California University

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Antonio Papisca

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Professor Padova University

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Josep Ferrer

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Professor Universitat Politècnica de Catalunya - UPC

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Sean O Siochru

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NEXUS

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Francine Mestrum

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Josep Xercavins

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UBUNTU Forum Ad Hoc Secretariat, professor UPC

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[1]    Quando i Paesi del G7 o queste istituzioni si incontrano, i rispettivi presidenti delle loro banche centrali, per esempio, prendono parte agli incontri.

Aggiornato il

16/7/2009