A A+ A++
10/7/2015
Sede del Consiglio d'Europa, Strasburgo (Francia).
© Consiglio d'Europa

GRECO: pubblicato il 15° rapporto annuale delle attività del gruppo relativo al 2014

Il Gruppo di Stati contro la Corruzione (GRECO) del Consiglio d'Europa ha adottato il suo 15° rapporto annuale delle attività del gruppo relativo al 2014. Le valutazioni del GRECO mostrano che in molti Stati europei non esistono attualmente normative per affrontare i conflitti di interesse che potrebbero interessare parlamentari, giudici e pubblici ministeri, e che in alcuni paesi il quadro normativo è così complesso e frequentemente soggetto ad emendamenti che la stabilità e la chiarezza della legislazione ne risulta spesso compromessa.

Preoccupato da questa situazione, Marin Mrčela, Presidente del GRECO, ha esortato gli Stati europei a regolamentare in maniera chiara i conflitti di interesse che interessano parlamentari, giudici e pubblici ministeri aggiungendo che "vi è il bisogno di una più forte volontà politica nell’affrontare le carenze nella prevenzione della corruzione tra queste categorie professionali e di prestare più attenzione all'elaborazione della legislazione così come alla sua attuazione”.

Nonostante progressi notevoli che hanno interessato alcuni paesi, il rapporto mostra che un numero significativo di Stati non riesce ancora ad attuare pienamente le raccomandazioni soprattutto in materia di trasparenza del finanziamento politico per prevenire e combattere la corruzione. Entro la fine del 2014, il GRECO ha adottato 24 relazioni di valutazione sulla prevenzione della corruzione fra parlamentari, giudici e pubblici ministeri e, soprattutto per quanto riguarda i giudici, nel suo 15° rapporto annuale ha sottolineato la necessità di garantire l'indipendenza dei pubblici ministeri dal ramo esecutivo, e la necessità di un codice uniforme di condotta professionale.

Il Gruppo di Stati contro la Corruzione (GRECO) è un organo del Consiglio d'Europa che mira a migliorare la capacità degli Stati membri nella lotta contro la corruzione assicurando l'attuazione dei loro impegni in questo settore, attraverso un processo dinamico di mutua valutazione e pressione reciproca. Aiuta gli Stati ad individuare le carenze nelle rispettive politiche nazionali di lotta alla corruzione, sollecitando le necessarie riforme legislative ed istituzionali. Attualmente comprende i 47 stati membri del Consiglio d'Europa, la Bielorussia e gli Stati Uniti d'America.

Per ulteriori informazioni si rimanda al testo integrale del rapporto al link nel box sottostante.