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17/8/2017
Bambini ammassati in un camion

GRETA: gli Stati devono agire urgentemente per proteggere i rifugiati minorenni dalla tratta

In occasione della 4° Giornata mondiale contro la tratta di esseri umani celebrata il 30 luglio, il Gruppo di esperti sulla lotta alla tratta di esseri umani (GRETA) del Consiglio d'Europa, con un comunicato stampa, ha lanciato l'allarme per la crisi umanitaria dovuta all'elevata persistenza della tratta di minori in Europa ed all'elevatissimo rischio che migranti e rifugiati minorenni diventino vittime della tratta e dello sfruttamento.

Secondo i dati a disposizione del GRETA, infatti, i bambini rappresentano un quarto delle vittime della tratta di esseri umani in Europa. Essi sono bersaglio di sfruttamento sessuale, lavorativo, di matrimoni forzati e, sempre di più, della criminalità forzata. Il GRETA ha infatti evidenziato, tramite i recenti rapporti di valutazione dei Paesi aderenti alla Convenzione sulla lotta contro la tratta degli esseri umani (2005), gravi carenze nella risposta degli Stati alla protezione dei bambini a rischio di tratta e nell'assistenza ai bambini vittime di tratta. Il Gruppo di esperti ha constatato che in Europa, oggi, i bambini permangono in zone di frontiera, nei campi, senza avere accesso ad un'adeguata assistenza e con limitate opportunità di integrazione nelle comunità ospitanti. Inoltre, i ritardi nella nomina dei tutori e le restrizioni sulla riunificazione familiare che molti paesi stanno adottando creano ulteriori difficoltà per i bambini che cercano di fuggire delle reti della tratta.

Il Gruppo di esperti, infine, ha ammonito gli Stati parte di garantire adeguate risorse ai sistemi di protezione dei minori, di adottare misure speciali per facilitarne la riunificazione familiare nella garanzia dei diritti umani e degli obblighi internazionali che gli Stati hanno assunto, in particolare con Convenzione del Consiglio d'Europa sulla lotta contro la tratta di esseri umani.

Il GRETA è composto di 15 esperti indipendenti ed è stato istituito ai sensi dell’art. 36 della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla lotta contro la tratta di esseri umani e ha la funzione, assieme a un Comitato composto dai rappresentanti presso il CM degli Stati parte della Convenzione, di monitorare l’applicazione degli obblighi contenuti nella Convenzione.