A A+ A++
14/1/2010
Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ed il Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki Moon, seduti vicini all'interno di un aereo.
© UN Photo/Evan Schneider

Human Rights Watch – Il Presidente Obama spinge per la ratifica della Convenzione per l’eliminazione di tutte le forme di discriminazine nei confronti delle donne (CEDAW)

“Per 30 anni la Convenzione per l’eliminazione di tutte le forme di discriminazine nei confronti delle donne (CEDAW) ha aiutato le donne di tutto il mondo assicurando loro i diritti fondamentali e la parità di trattamento. E’ ora che gli Stati Uniti salgano a bordo. Il Presidente Obama ha promesso che avrebbe spinto per la ratifica, è tempo quindi per l’Amministrazione e per il Senato di portare a termine l’impegno”, è quanto ha affermato Meghan Rhoad, ricercatrice sui diritti delle donne presso Human Rights Watch (HRW).

La Convenzione, adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 18 dicembre 1979, è stata ratificata da 186 Paesi, ad esclusione di Stati Uniti, Iran, Sudan, Somalia, Palau, Nauru e Tonga.

Nel 1980, anno di entrata in vigore della CEDAW, l’allora Presidente Jimmy Carter firmò la Convenzione, in seguito anche la Commissione Affari Esteri del Senato votò a favore della stessa per ben due volte, ciò però non ha mai portato il Senato a porre in essere una votazione, privando così le donne americane di questo strumento di protezione dei diritti umani.

HRW sostiene che l’Amministrazione Obama e il Senato degli Stati Uniti dovrebbero incrementare i loro sforzi per accelerare il processo di ratifica: il Presidente Obama dovrebbe fare pubblicamente pressione sul Senato affinché inizi a considerare il trattato e conseguentemente il Senato dovrebbe programmare le sedute che portino poi ad una votazione.

La Convenzione descrive le responsabilità dei governi nell’eliminare le discriminazioni in tutti i campi. La sua ratifica fornirebbe un nuovo potente strumento con il quale sarebbe finalmente possibile per le donne americane affrontare i settori in cui subiscono discriminazioni, come quello del posto di lavoro, tematica molto discussa, basti pensare che attualmente guadagnano 77 centesimi per ogni dollaro guadagnato dagli uomini e non hanno garanzie legali per avere congedo parentale pagato.

La ratifica della CEDAW comporterebbe poi per il governo americano un  controllo periodico sui progressi compiuti da parte del Comitato delle Nazioni Unite per l’eliminazione delle discriminazioni nei confronti della donna.

“Troppe donne sono alle prese con discriminazioni nel posto di lavoro, pregiudizi nel trattamento sanitario e pubblica indifferenza alla violenza domestica. Ratificare questo trattato può aiutare ad assicurare che gli importanti progressi che sono stati ottenuti sui diritti delle donne negli ultimi decenni possano continuare. Non ci sono scuse per ignorare questa importante tematica”, ha infine concluso Meghan Rhoad.