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7/11/2006 (Archivio storico)

Il Parlamento Europeo assegna il Premio Sacharov 2006 al leader dell’opposizione bielorussa

 

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Lo scorso 29 ottobre 2006 il Parlamento Europeo ha reso nota la decisione di attribuire il Premio Sacharov – istituito nel 1998 ed assegnato annualmente “a coloro che si distinguono nella difesa dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (in particolare del diritto alla libertà di espressione), nella tutela dei diritti delle minoranze, nel rispetto del diritto internazionale e nello sviluppo della democrazia e affermazione del principio dello stato di diritto” – al dirigente politico bielorusso Alexander Milinkevich: il Premio gli sarà consegnato nel corso di una cerimonia ufficiale il prossimo 13 dicembre 2006 a Strasburgo.

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Il 59enne Milinkevich, un fisico di formazione, ha svolto fondamentalmente attività politica al livello locale, prima di candidarsi alle elezioni presidenziali dello scorso marzo 2006 che hanno visto la riconferma di Alexander Lukashenko e le cui modalità di conduzione non conformi agli standard internazionali e a minime garanzie di correttezza procedurale sono state oggetto di critiche da parte della Comunità internazionale. Proprio in seguito alla pubblicazione dei risultati delle elezioni e nel corso di una manifestazione di piazza di protesta, Milinkevich era stato arrestato e trattenuto per 15 giorni dalle autorità bielorusse.

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L’assegnazione del Premio Sacharov a Milinkevich – il quale era stato invitato a visitare e a presentare una comunicazione durante una sessione plenaria del Parlamento Europeo lo scorso febbraio 2006 – rappresenta una conferma dell’impegno dell’Unione Europea per promuovere il miglioramento della situazione dei diritti umani in Bielorussia. In particolare, il Parlamento Europeo ha adottato numerose risoluzioni in materia (l’ultima nel settembre 2005) e ad una sua delegazione che si proponeva di raggiungere la Bielorussia nel marzo scorso per svolgere attività di osservazione elettorale, è stato negato l’acceso nel Paese.

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Si segnala inoltre la significativa decisione da parte del Parlamento, di modificare l’Ordine del giorno della sessione plenaria di Bruxelles dello scorso ottobre 2006, al fine di discutere il tema della dimensione diritti umani del rapporto UE-Russia successivamente all’uccisione della giornalista Anna Politkovskaya, cui il Parlamento Europeo ha reso un tributo.

Aggiornato il

16/7/2009