A A+ A++
24/3/2016
Da sinistra: Primo Di Blasio, Samuele Filippini, Renzo Guolo, Marco Mascia, Luigi Bobba, Valentina Rodolfi e Federica Cova.
© Centro Diritti Umani UNIPD/Centro di Ateneo per i Diritti Umani

Il prof. Marco Mascia, Direttore del Centro di Ateneo per i Diritti Umani dell’Università di Padova, è stato nominato membro del Comitato di monitoraggio e valutazione della sperimentazione dei Corpi civili di pace

Con Decreto del 22 marzo 2016 del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il prof. Marco Mascia, Direttore del Centro di Ateneo per i Diritti Umani dell’Università di Padova, è stato nominato membro del Comitato di monitoraggio e valutazione della sperimentazione dei Corpi civili di pace in rappresentanza del mondo accademico.

Detto Comitato è istituito in attuazione del Decreto del 7 maggio 2015 relativo alla “Organizzazione del contingente dei Corpi civili di pace”, adottato dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali di concerto con il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, in applicazione dell’articolo 1, comma 253, della legge 27 dicembre 2013, n.147 (legge di stabilità 2014).

Il Sottosegretario con delega al Servizio Civile Nazionale è l’On. Luigi Bobba che fece a suo tempo la scelta dell’obiezione di coscienza al servizio militare.

Tra i compiti del Comitato c’è quello di collaborare con il suddetto Dipartimento della Presidenza del Consiglio nel monitorare la sperimentazione dei Corpi civili di pace e di adottare un codice etico contenente i principi fondamentali dell'azione dei Corpi civili di pace.

Si prevede che l’impiego dei Corpi civili di pace venga realizzato nei seguenti campi d'azione: sostegno ai processi di democratizzazione, di mediazione e di riconciliazione; sostegno alle capacità operative e tecniche della società civile locale per la risoluzione dei conflitti; monitoraggio del rispetto dei diritti umani e del diritto umanitario; attività umanitarie, inclusi il sostegno a profughi, sfollati e migranti; educazione alla pace; sostegno alla popolazione civile che fronteggia emergenze ambientali, nella prevenzione e gestione dei conflitti generati da tali emergenze.

Con l’istituzione del Comitato di monitoraggio si completa l’iter che prelude all’impiego dei primi contingenti dei Corpi civili di pace. Sul piano europeo e internazionale, l’Italia si fa artefice di una originale iniziativa di alto significato culturale e politico.