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19/6/2016
Emiciclo della Camera dei Deputati
© Parlamento Italiano

Italia: approvata la legge sul negazionismo

L’8 giugno 2016 il Parlamento italiano ha concluso l’iter di approvazione della proposta di legge n. 2874-B, recante “Modifica all'articolo 3 della legge 13 ottobre 1975, n. 654, in materia di contrasto e repressione dei crimini di genocidio, crimini contro l'umanità e crimini di guerra, come definiti dagli articoli 6, 7 e 8 dello Statuto della Corte penale internazionale”.

La nuova legge punisce con reclusione fino a un anno e sei mesi o con multa fino a seimila euro la propaganda e la diffusione di idee razziste o in qualsiasi modo fondate sulla pretesa superiorità razziale. Per gli atti violenti su base razziale o l’incitamento a commetterli, la pena detentiva prevista dalla nuova normativa è da sei mesi a quattro anni. La stessa pena detentiva è prevista per l’appartenenza ad associazioni che hanno tra i propri obiettivi la discriminazione o la violenza su base razziale, con pene da uno a sei anni per chi è a capo di tali organizzazioni.

La pena prevista dal nuovo provvedimento per la propaganda, l’istigazione e l’incitamento all’odio fondati «in tutto o in parte sulla negazione della Shoah o dei crimini di genocidio, dei crimini contro l’umanità e dei crimini di guerra» come definiti dagli articoli 6, 7 e 8 dello Statuto della Corte penale internazionale è invece dai due ai sei anni.

La legge sul negazionismo è stata approvata in via definitiva dalla Camera dei Deputati con 237 voti favorevoli, 5 voti contrari e 102 astenuti.