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24/9/2012
Facciata di Palazzo Madama, Italian Senate
© Senato della Repubblica

Italia e Corte penale internazionale: approvato al Senato il disegno di legge per l'adeguamento allo Statuto di Roma

Il Senato della Repubblica ha approvato lo scorso 19 settembre il disegno di legge concernente le norme di adeguamento dell'ordinamento italiano alle disposizioni dello Statuto istitutivo della Corte penale internazionale (S. 2769). Il provvedimento, approvato con modificazioni, passa ora in seconda lettura all'altro ramo del Parlamento, la Camera dei Deputati.

Il testo adottato, tralasciando la parte relativa al diritto penale sostanziale, si limita a considerare gli aspetti procedurali relativi al rapporto tra la giurisdizione italiana e quella della Corte. Esso si occupa infatti di normare solamente la cooperazione giudiziaria e l'esecuzione interna dei provvedimenti del tribunale internazionale, nonché di criminalizzare i reati contro l’amministrazione della Corte penale internazionale così come previsto dall’art. 70 dello Statuto di Roma.

Nello specifico, il provvedimento disciplina la procedura di consegna alla CPI di persone presenti sul territorio italiano, a seguito di mandato d’arresto ovvero di una sentenza della Corte di condanna a pena detentiva, intervenendo anche in materia di esecuzione delle pene pecuniarie e sulla procedura applicabile nel caso in cui l’Italia sia individuata dalla Corte internazionale come Stato di espiazione di una pena detentiva.


Lo Statuto della Corte penale internazionale, approvato a Roma il 17 luglio 1998 ed entrato in vigore il 1 luglio 2002, è stato ratificato da 121 Stati. L'Italia ha provveduto alla ratifica con la legge n. 232 del 1999.