A A+ A++
14/12/2016
Foto in bianco e nero di Eleanor Roosevelt con in mano un poster con il testo della Dichiarazione universale dei diritti umani. Eleanor Roosvelt presiedette la Commissione dei diritti umani delle Nazioni Unite, istituita nel 1946 per redigere il testo della Dichiarazione Universale, adottata a Parigi il 10 dicembre 1948
© UN Photo

La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani è stata tradotta in oltre cinquecento lingue diverse

Già riconosciuto quale documento tradotto in più lingue al mondo, la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani ha infranto ogni record superando la cifra di 500 traduzioni ufficiali in altrettanti idiomi.

“Il numero crescente di traduzioni sottolinea l’universalità della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e il potere delle sue parole di risuonare con forza attraverso tutte le culture e i linguaggi” ha dichiarato Zeid Ra’ad Al Hussein, Alto Commissario per i Diritti Umani.

L’ultimo idioma nel quale il documento è stato tradotto è la lingua quechua parlata nel Nord della Bolivia da circa 116.000 persone. Le sei pagine di testo del documento adottato dall’Assemblea Generale il 10 dicembre 1948 sono entrate nel Guinness World Record nel 1999 con 298 traduzioni ufficiali, record che è poi stato aggiornato nel 2009 avendo raggiunto il ragguardevole numero di 370 traduzioni.

Oggi la Dichiarazione può contare 501 traduzioni, in lingue che vanno dalla abcasa allo zulu. È anche possibile inviare una nuova traduzione, direttamente tramite il modulo online predisposto dall’Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, al fine di chiedere che venga presa in considerazione.