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3/3/2009 (Archivio storico)

La crisi finanziaria come opportunità per combattere la corruzione, sostiene il Global Compact

In questa fase di rovescio dell’economia mondiale, l’impegno delle aziende per l’etica, la fiducia e la lotta alla corruzione è in crescita, ha dichiarato George Kell, Direttore Esecutivo del Global Compact delle Nazioni Unite (UNGC), in margine a un incontro sulla lotta alla corruzione, organizzato a sostegno dell’iniziativa Global Compact.

“In tempi di crisi e di insicurezza è importante recuperare la fiducia, e come raggiungere questo risultato dal punto di vista dell’azienda?”, ha domandato Kell, aggiungendo che “la questione dei valori e dei principi nel ripristinare la fiducia e la sicurezza non è mai stata così importante come adesso e la componente fondamentale è lo sforzo contro la corruzione, che costituisce parte integrante del nostro programma aziendale di cittadinanza”.

Kell ha partecipato alla conferenza con Ntombifuthi Mtoba, Direttore del consiglio di amministrazione di Deloitte, in Sud Africa; Jermyn Brooks, Direttore del Programmi Globali per il Settore privato del Programma di Trasparency International e Eckart Sunner, Direttore esecutivo della società BASF.

Mtoba, il cui gruppo di lavoro si è dedicato ad un’indagine sulla lotta alla corruzione, ha dichiarato che all’incontro hanno partecipato esperti internazionali provenienti da tutto il mondo e i principali attori istituzionali e aziendali. L’educazione, l’utilizzo delle risorse private per la lotta alla corruzione e l’utilizzo dei media sono state altre componenti essenziali, ha aggiunto.

Dal punto di vista delle aziende, secondo Eckart Sunner, fornire informazioni riguardo agli sforzi anticorruzione, è il compito più arduo.

Brooks ha sostenuto che uno degli scopi dell’incontro era quello di mobilitare i partecipanti al Global Compact e creare una lobby per spingere gli Stati a considerare con maggiore serietà la Convenzione dell’ONU contro la corruzione. Un documento sui lavori verrà inviato a conclusione dell’incontro tra gli stati membri.

Brooks ha inoltre affermato che esisteva la possibilità che emergessero nuove attività finanziarie illegali connesse alla crisi, oltre a fenomeni vari di corruzione, come lo schema Ponzi , crollato per la mancanza di credito a basso prezzo e immediatamente disponibile.

Infine, si è fatta strada la possibilità di considerare come corruzione delle pratiche di per sé non strettamente illegali, quali l’abitudine degli alti dirigenti di gruppi bancari di tutelare le proprie generose retribuzioni contrattuali, anche in presenza di forti passività dei rispettivi istituti di credito.

Il Global Compact è un'iniziativa lanciata dal Segretario Generale delle Nazioni Unite nel 1999 per riunire le imprese che si sono impegnate ad allineare le proprie operazioni e strategie a 10 principi universalmente riconosciuti in quattro aree: diritti umani, lavoro, ambiente e anti-corruzione. I principi sono derivati rispettivamente dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, dalla Dichiarazione sui Principi Fondamentali ed il diritto al Lavoro dell'OIL, dalla Dichiarazione di Rio sull'ambiente e lo sviluppo e dalla Convenzione delle Nazioni Unite contro la Corruzione.

Attualmente il Global Compact rappresenta la più ampia iniziativa di cittadinanza di impresa responsabile con oltre 4700 stakeholders e partecipanti da oltre 130 paesi.

Aggiornato il

16/7/2009