A A+ A++
21/11/2015
© www.wikipedia.org/Berthold Werner

Nazioni Unite: in Giordania incontro dei leader religiosi regionali per contrastare l'incitamento all'odio e prevenire il rischio di violenze

Circa trenta leader religiosi provenienti da Medio Oriente e Nord Africa si sono recentemente riuniti ad Amman, in Giordania, per sviluppare una strategia regionale finalizzata a contrastare l'incitamento all'odio e prevenire il rischio di violenze ad esso correlate. A tal proposito, essi hanno proposto l’implementazione delle seguenti misure: creazione di un network di autorità religiose volte a contrastare l'incitamento all’odio nella regione; sensibilizzazione delle autorità statali sulle decisioni da adottare; formazione dei leader religiosi coinvolti nel progetto all'uso dei social media per il raggiungimento di un ampio pubblico; manifestazione di solidarietà alle vittime di incitamento all’odio e alla violenza.

L’incontro è parte di un ampio sforzo internazionale sponsorizzato dalle Nazioni Unite e organizzato dall'Ufficio delle Nazioni Unite per la prevenzione del genocidio e la responsabilità di proteggere, in collaborazione con altri organizzazioni. Il progetto ha avuto ufficialmente inizio con il meeting di apertura di Fez, in Marocco, dal titolo “Forum on the Role of Religious Leaders in Preventing Incitement that could Lead to Atrocity Crimes” che ha portato all’adozione della bozza del Piano d’azione di Fez.

L’evento tenutosi ad Amman è il secondo dei cinque incontri regionali previsti. Il primo di essi si era tenuto a Treviso, nel Settembre 2015, con la partecipazione di numerosi leader religiosi europei. Sulla base di questi cinque incontri, la bozza di Fez verrà ulteriormente discussa e sviluppata: sarà definitivamente adottata nel corso della riunione finale plenaria dei leader religiosi coinvolti nel programma prevista per il prossimo anno.

La bozza del Piano d’azione di Fez prevede, tra le altre, le seguenti misure: monitoraggio degli episodi di incitamento all’odio; sviluppo di messaggi positivi alternativi; revisione dei sistemi educativi finalizzati al rispetto di tutte le culture; rafforzamento del dialogo interreligioso e intrareligioso per favorire la comprensione reciproca; coinvolgimento dei leader politici; formazione al dialogo; mappatura e creazione di network dei leader religiosi che lavorano attivamente per contrastare l'incitamento all’odio e la violenza.