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18/11/2010
Vista dall'alto dell'emiciclo del Parlamento Europeo, Strasburgo, 2009
© EP/Louise Weiss

Parlamento Europeo: adottata la bozza del rapporto annuale 2009 sui diritti umani nel mondo

La Commissione Affari Esteri del Parlamento Europeo (PE), presieduta dall'eurodeputato italiano Gabriele Albertini, ha adottato la bozza di rapporto annuale sulla situazione dei diritti umani nel mondo. Si tratta del primo rapporto dopo che, con l'entrata in vigore del Trattato di Lisbona (dicembre 2009), la Carta dei diritti fondamentali della UE è divenuta giuridicamente vincolante per il 27 paesi membri.

Il rapporto in questione è stato preparato in risposta alla relazione sull'azione UE sul tema dei diritti umani e della democrazia nel mondo presentato dall'Alto Rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza Catherine Ashton durante la scorsa sessione plenaria del PE tenutasi a giugno. La relazione copre il periodo tra giugno 2008 e dicembre 2009.

In occasione dell'adozione della bozza del rapporto annuale gli eurodeputati hanno auspicato che l'Alto Rappresentante Ashton assuma i diritti umani come impegno fondamentale per tutta l'azione esterna dell'Unione (inclusa la difesa, lo sviluppo e la politica commerciale). Inoltre essi hanno accolto con favore la proposta di revisione di tutti gli strumenti dell'UE in materia di diritti umani (contenuta nella relazione sull'azione UE), richiedendo che il PE sia completamente coinvolto nel procedimento di consultazione e invitando gli Stati membri a sostenere la ratifica della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti umani e delle libertà fondamentali (CEDU) da parte dell'Unione Europea.

Tra gli impegni sostenuti dalla Commissione affari esteri del PE per l'azione della UE in materia di diritti umani si segnalano:

il sostegno ad una moratoria globale sulla pena di morte che dovrebbe includere un supporto economico adeguato alle ONG attraverso lo Strumento Europeo per la democrazia e i diritti umani (EIDHR);

la promozione di un sistema effettivo di giustizia internazionale per il quale si richiede la ratifica dello Statuto della Corte Penale Internazionale (Roma 1998) dal numero più ampio di stati;

l'impegno contro la violenza sulle donne e a favore dei diritti dei bambini, invitando inoltre, le Nazioni Unite ad adottare al più presto una risoluzione per una moratoria mondiale sulle mutilazioni genitali femminili;

il sostegno allo strumento delle clausole "diritti umani" negli accordi internazionali con i paesi terzi e l'impegno a difendere gli human rights defenders.

La bozza di testo adottata sarà all'ordine del giorno della prossima sessione plenaria del Parlamento Europeo di dicembre.