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6/2/2006 (Archivio storico)

Proposta di risoluzione del Parlamento europeo sulla politica UE nei confronti di Cuba


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Il 2 febbraio 2006 il Parlamento europeo ha adottato, con 560 voti a favore, 33 contrari e 19 astenuti, una proposta comune di risoluzione sulla politica dell’Unione europea nei confronti del Governo cubano.

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Tale proposta comune – co-promossa egualmente da esponenti del Partito popolare europeo-Democrazia europea, del Partito socialista europeo, dell’Alleanza dei democratici e liberali per l’Europa e dell’Unione per l’Europa delle nazioni - è stata formulata in seguito alla presentazione da parte degli stessi Gruppi politici in seno al Parlamento europeo di diversi testi di interrogazioni orali al Consiglio, tutti incentrati sulla necessità di considerare adeguatamente gli sviluppi della situazione dei diritti umani a Cuba nel processo di ridefinizione della posizione dell’Unione europea nei confronti del Paese.

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Tale iniziativa segue il recente rifiuto da parte del Governo cubano di permettere alle Damas de blanco – cui è stato assegnato Premio Sacharov 2005 del Parlamento europeo per la libertà di pensiero –di recarsi a Strasburgo per la cerimonia ufficiale di consegna del Premio. Si ripete in un certo senso quanto avvenuto nel 2002, con la mancata consegna del Premio Sacharov al cubano Oswaldo Payá Sardiñas.

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Nelle argomentazioni ricorrenti nel corso del dibattito che ha preceduto l’adozione del testo, viene messo in luce come il Parlamento europeo – nella sua risoluzione adottata nel novembre 2004 – avesse affermato che “il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali a Cuba sono condizioni essenziali” per un’eventuale ritiro o modifica delle sanzioni imposte nel giugno 2003 a seguito dell'arresto di 75 dissidenti politici dalle autorità cubane e dell’esecuzione sommaria di tre dirottatori; nonostante all’inizio del 2005 il Consiglio abbia deciso di ritirare le sanzioni nella speranza di un atteggiamento costruttivo da parte del regime di Castro - al contrario, secondo i parlamentari la situazione dei diritti umani si è deteriorata.

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Sostenendo quindi che “è inconcepibile che a Cuba talune persone continuino ad essere imprigionate a seguito delle loro idee e di un'attività politica pacifica”, il testo adottato invita il Consiglio e la Commissione a continuare a promuovere azioni al riguardo.


Aggiornato il

16/7/2009