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19/2/2009 (Archivio storico)
Foto di una pianta cresciutta nel deserto.
© UN Photo/John Isaac

UNEP – un nuovo rapporto sottolinea la necessità di investimenti ambientali per risollevare le economie nazionali e l'economia globale.

Il Programma per l'ambiente delle Nazioni Unite (UNEP) ha presentato a Nairobi, in Kenia, il rapporto “Global Green New Deal” – redatto in collaborazione con esperti appartenenti ad agenzie ONU, al Fondo Monetario Internazionale e alla Banca Mondiale – in occasione del Forum Mondiale Ministeriale sull’Ambiente, come parte dell'Iniziativa per un economia verde.

Secondo il rapporto, un terzo dei circa 2,5 trilioni di dollari totali previsti come pacchetti di stimolo dovrebbe essere investito nel “rendere verde” l'economia mondiale.

Una scelta in questa direzione darebbe un forte impulso per far si che l'economia mondiale esca dalla recessione economica ed entri in un percorso Verde per il ventunesimo secolo.

I 750 milioni di dollari previsti – equivalenti a circa l’1% dell’attuale Prodotto Interno Lordo (PIL) globale – potrebbero portare risultati significativi nello stimolare l’innovazione e la crescita dei posti di lavoro, nel ridurre le emissioni di gas serra e nel combattere la povertà.

Secondo il Direttore Generale dell’agenzia, Achim Steiner, “se utilizzati in modo intelligente e creativo, i fondi offrono l’opportunità di contrastare l’attuale crisi economica e di risolvere future emergenze, quali la mancanza di cibo, la scarsità di risorse naturali, la sicurezza energetica e i cambiamenti climatici”.

Inoltre, Steiner ha aggiunto che la pubblicazione “rappresenta un’opportunità per accelerare il processo di innovazione, nell’ottica di una società “verde”, a basso consumo di carbone e volta a ridurre al minimo qualsiasi spreco, con la prospettiva di creare nuovi posti di lavoro per milioni di persone”.

La Repubblica della Corea ha investito circa 40 miliardi di dollari – il 3% del suo PIL – nel promuovere una cultura ecologica, generando così più di 1 milione di nuovi posti di lavoro.

Dal canto suo, la Cina prevede di varare un pacchetto di stimoli fiscali del valore di 600 miliardi di dollari, di cui 140 miliardi – poco meno del 2% del suo PIL – sono destinati ad investimenti nel settore ambientale, da aggiungersi ai 17 miliardi di dollari già investiti nel settore dell’energia rinnovabile che ha già creato più di 1 milioni di posti di lavoro.

Gli Stati Uniti investiranno circa l’1% dei loro fondi nella ristrutturazione ambientale, nel tentativo di rendere gli edifici federali energeticamente più efficienti, tramite soluzioni a basso consumo e altre misure “verdi”.

Inoltre, a Nairobi è stato distribuito anche il Libro UNEP dell’anno 2009, che ribadisce l’esigenza di passare rapidamente a un’economia “verde” a basso uso di carbone, sottolineando dati preoccupanti, quali l’aumento delle autovetture in circolazione in tutto il mondo.

Il Libro ha anche messo in evidenza alcuni miglioramenti dal punto di vista ecologico, come per esempio la riduzione del 30-40% delle emissione prodotte dalle imprese di costruzione.

Risorse

Aggiornato il

16/7/2009