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13/6/2013
Gruppo di danzatrici cinesi durante un concerto per persone con disabilità tenutosi presso la sede dell'UNESCO a Parigi (Francia).
© UNESCO/Cyril Bailleul

UNESCO: Conferenza internazionale sulla Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale intangibile, Cina, 14-16 giugno 2013

Si svolge in Cina, nella città di Chengdu, dal 14 al 16 giugno 2013, la Conferenza internazionale sulla Convenzione dell’UNESCO per la salvaguardia del patrimonio culturale intangibile. A dieci anni dall’adozione della Convenzione, avvenuta nel 2003, l’UNESCO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura) ha ritenuto importante attivare un momento di riflessione sulle funzioni, il valore e le prospettive future della tutela internazionale del patrimonio culturale intangibile, comprensivo delle tradizioni ed espressioni orali, delle arti dello spettacolo, delle consuetudini sociali, eventi rituali e festivi, delle cognizioni e delle prassi relative alla natura e all’universo e dell’artigianato tradizionale.

Il dibattito, che vedrà coinvolti, oltre agli esperti afferenti agli Stati parte della Convenzione del 2003, anche i rappresentanti delle più importanti istituzioni che si occupano di patrimonio culturale intangibile, mira a definire le modalità attraverso le quali tale patrimonio può diventare una fonte di empowerment per gli individui e le comunità, capace di coinvolgere creatori e fruitori nella dinamicità dei processi culturali e sociali. Si cercherà di chiarire, inoltre, quale ruolo può svolgere la salvaguardia del patrimonio culturale intangibile nella prevenzione e risoluzione dei conflitti e dei disastri naturali.

Tra i suoi principali obiettivi, la Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale intangibile, che risulta essere complementare alla Convenzione dell’UNESCO sulla protezione del patrimonio culturale e naturale mondiale (1972), intende non solo salvaguardare gli elementi e le espressioni del patrimonio culturale intangibile affinché le generazioni future possano fruirne ma anche promuovere a livello locale, nazionale e internazionale la consapevolezza del loro valore per la società nel suo complesso, dal punto di vista dell’identità, del rispetto della diversità culturale e della promozione della creatività umana.