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4/8/2014
Ritratto di bambina in Darfur
© UN Photo/Albert Gonzalez Farran

UNICEF: presentati i nuovi dati su matrimoni infantili e mutilazioni genitali femminili

L’UNICEF, in occasione del Girl Summit, tenutosi a Londra, ha presentato i nuovi dati su mutilazioni genitali femminili (FGM) e matrimoni precoci. Sono più di 130 milioni le bambine e le donne che hanno subito qualche forma di mutilazione genitale e più di 700 milioni le donne che si sono sposate da bambine.

Le ragazze che si sottopongono a FGM, oltre all’estremo dolore fisico e psicologico, sono a rischio di emorragia, infezioni, sterilità e decesso. Di contro, le conseguenze derivanti dai matrimoni precoci influenzano tanto la vita sociale - diminuendo, ad esempio, le probabilità per le giovani di frequentare la scuola - che la salute fisica propria e della progenie - le adolescenti, infatti, hanno più probabilità di morire a causa di complicazioni durante la gravidanza e il parto, e i loro figli hanno maggiori probabilità di nascere morti o di morire nel primo mese di vita.

Sebbene nel complesso i dati pubblicati mostrano che la diffusione di tali pratiche sia leggermente diminuita nel corso degli ultimi tre decenni, resta urgente il bisogno di aumento dei tassi di progresso per uno sviluppo certo e garantito delle giovani interessate da tali brutalità, ma anche per le loro famiglie e le società a cui appartengono.

Anthony Lake - Direttore generale dell'UNICEF - ha commentato i dati sottolinenando come FGM e matrimonio infantile danneggino profondamente ed in modo permanente le ragazze, negando loro il diritto a fare delle scelte autonome e raggiungere il pieno potenziale.