A A+ A++
25/4/2014
Gruppo di Rom

Unione Europea: pubblicato il primo rapporto relativo al Quadro per le strategie nazionali di integrazione dei Rom

A tre anni dall’approvazione del Quadro dell’Unione Europea per le strategie nazionali di integrazione dei Rom fino al 2020, e in occasione del terzo Vertice europeo sui Rom del 4 aprile scorso, la Commissione europea ha presentato il primo Rapporto sull’attuazione delle Strategie nazionali in materia di inclusione dei Rom nei quattro specifici settori previsti dal Quadro: istruzione, lavoro, salute e alloggio.

Pur segnalando differenze nella portata e nell’effettività dell’azione degli Stati, a livello generale il Rapporto evidenzia alcuni importanti miglioramenti: nello spazio europeo è in aumento il numero di bambini Rom che riceve un’istruzione primaria e sono in atto numerosi programmi nei diversi Stati per aiutare gli appartenenti a questo gruppo etnico a trovare lavoro. Finlandia, Ungheria e Bulgaria hanno concentrato la loro azione verso un aumento della presenza di bambini Rom nelle scuole materne al fine di facilitarne l’inclusione sociale, mentre in Irlanda, per garantire il diritto all’istruzione primaria, è stata ideata la figura di un “insegnante itinerante” che segua gli spostamenti della comunità nomade. In Austria, Finlandia e Spagna sono invece in atto programmi di counselling e di mediazione per facilitare l’ingresso dei Rom nel mondo del lavoro. Altre misure sono state adottate per favorire l’accoglienza dei Rom da parte delle comunità locali e del vicinato: in Germania, a Berlino, è stata istituita una task-force preposta a questo specifico scopo.

Nonostante questi significativi passi avanti, la situazione dei Rom in molti paesi rimane ancora problematica: nonostante gli sforzi, il tasso di occupazione di questa etnia è rimasto pressochè invariato, l'accesso all'assistenza sanitaria di base in alcuni paesi non è sempre garantito e, nonostante sia prevista dal Quadro dell’Unione Europea anche l’adozione di misure per la lotta alla discriminazione, questa è ancora molto diffusa.

Il Quadro dell’Unione Europea per le strategie nazionali di integrazione dei Rom fino al 2020, istituito il 4 aprile 2011 da una comunicazione della Commissione, sollecita gli Stati membri all’elaborazione di strategie nazionali di inclusione dei Rom, affidandone il coordinamento ad un Punto di Contatto Nazionale, che agisce in stretta sinergia con le amministrazioni centrali, le autorità regionali e locali e con la società civile espressione delle istanze dei Rom presenti nei singoli paesi. Il Quadro costituisce il primo strumento generale dell’Unione Europea in materia di inclusione sociale dei Rom.