A A+ A++

Un elettore dipinge il suo dito con inchiostro indelebile durante le operazioni di voto a Timor Est, 2009
© UN Photo/Martine Perret

Opportunità per i professionisti

Autore: Claudia Pividori (PhD in Ordine internazionale e diritti umani, Università La Sapienza, Roma)

Per coloro che hanno già maturato un certo numero di anni di esperienza, preferibilmente anche sul campo, e hanno acquisito competenze specifiche in un determinato settore, esistono molteplici possibilità ed occasioni di reclutamento nelle organizzazioni internazionali:


Monitoraggio elettorale

Alcune organizzazioni internazionali quali OSCE, UNHCHR e UE svolgono delle operazioni di monitoraggio elettorali in aree geografiche in uscita da gravi crisi politiche.

Esistono due tipi di ruoli che si possono ricoprire in questo tipo di missione: osservatore elettorale o supervisore elettorale. Il primo è un testimone delle operazioni di voto, incaricato di redigere un rapporto finale all’Organizzazione. Il supervisore, invece, si occupa del conteggio dei voti e, se necessario, del supporto logistico (preparazione dei seggi, trasporto delle urne e di altro materiale elettorale). Le missioni possono essere di breve (circa una settimana) o lungo termine (un mese).

OSCE - Ufficio per le Istituzioni democratiche e i Diritti umani: Osservazione elettorale

Commissione Europea - EuropeAid Sviluppo e Cooperazione: Missioni di osservazione elettorale


Missioni di esperti

Oltre le missioni di monitoraggio elettorale, esistono anche quelle con in delicato compito di contribuire allo sviluppo democratico delle istituzioni, della convivenza pacifica tra differenti etnie e alla ricostruzione della società civile. Tali missioni possono avere una durata minima che va da sei mesi ad un anno. I requisiti per partecipare alle missioni di breve durata sono: la laurea in materie giuridiche o umanistiche, l’ottima conoscenza della lingua inglese e, preferibilmente, un’esperienza come scrutatore elettorale e di lavoro all’estero. Per le missioni di lunga durata, oltre ai requisiti citati, serve la comprovata esperienza internazionale nel settore e la capacità di redigere testi e norme giuridiche.

Ministero degli Affari Esteri - Opportunità in ambito PESC-PSDC e in Missioni sotto l'egida di altre Organizzazioni Internazionali


Peacekeeping

Nelle zone “calde” cresce sempre più l’esigenza di affiancare a caschi blu e forze militari, personale civile in grado di far fronte ad operazioni di mantenimento della pace o ad interventi umanitari. Attraverso l'ONU è possibile candidarsi come peacekeeper. Le missioni sono normalmente di breve durata (non più di un anno) e i candidati devono essere laureati, aver maturato 4-5 anni di esperienza professionale sul campo. Necessaria la conoscenza dell’ inglese e/o del francese. Meglio se si parla anche spagnolo, portoghese, arabo o russo. È necessaria la capacità di sopportare dure condizioni fisiche e lunghi orari di lavoro. Chi viene selezionato è sottoposto ad un’approfondita visita medica e deve rendersi da subito disponibile a partire.

Nazioni unite: lavorare per le missioni di Peacekeeping

Aggiornato il

6/3/2011