A A+ A++

I danzatori Apache Uccello Giallo aprono con una loro performance in costume tradizionale la quarta sessione del Meccanismo di esperti sui diritti dei popoli indigeni.
© UNPhoto/Jean-Marc Ferré

I due Decenni sui popoli indigeni della Terra (1994-2004 e 2005-2015)

Il primo Decennio dei popoli indigeni è stato proclamato nel 1994, con la risoluzione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite 48/163 del 1993 , al fine di rafforzare la cooperazione internazionale per la soluzione dei problemi dei popoli indigeni in rapporto ai grandi temi dei diritti umani, dell'ambiente, della salute, dello sviluppo e dell'educazione. Nel corso del primo Decennio sono stati raggiunti una serie di obiettivi:

  • è stata istituita la Giornata mondiale dei popoli indigeni che si celebra il 9 agosto ;
  • è stato nominato un Relatore Speciale sulla situazione dei diritti umani e delle libertà fondamentali dei popoli indigeni presso l'allora Commissione sui diritti umani delle Nazioni Unite;
  • è stato stabilito un programma d'azione per i popoli indigeni in seno all'Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani;
  • è stato creato il Forum permanente sulle questioni indigene presso il Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite.

Tuttavia, malgrado fossero stati raggiunti questi importanti risultati, rimaneva forte il problema della mancata implementazione di programmi per la promozione e la difesa dei diritti dei popoli indigeni da parte degli Stati. In particolare, non si riuscì ad adottare la Dichiarazione sui diritti dei popoli indigeni, sebbene una bozza fosse già stata presentata nel 1993, a causa di aspri contrasti tra i rappresentanti dei governi e quelli dei popoli indigeni.

Per questo motivo, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha proclamato un secondo Decennio dei popoli indigeni (2005-2015) con la risoluzione 59/174 del 22 dicembre 2004. Il tema del secondo Decennio è Una partnership per l'azione e la dignità. Vengono individuati cinque obiettivi fondamentali:

  1. Promuovere la non-discriminazione e l'inclusione dei popoli indigeni attraverso leggi, politiche, risorse, programmi, progetti validi a livello regionale, nazionale e internazionale;
  2. Promuovere una piena ed effettiva partecipazione dei popoli indigeni in merito alle decisioni che direttamente o indirettamente colpiscono il loro stile di vita, le loro terre, la loro integrità culturale, i diritti collettivi, in base al principio del consenso informato;
  3. Ridefinire le politiche di sviluppo che si scostano da una visione che rispetti il principio di eguaglianza e di tutela della diversità culturale e linguistica;
  4. Adottare politiche, programmi, progetti ed investire fondi per lo sviluppo dei popoli indigeni, dando particolare enfasi al ruolo di donne, giovani e bambini;
  5. Sviluppare seri meccanismi di monitoraggio a livello regionale e nazionale per la protezione dei popoli indigeni e il miglioramento delle loro condizioni di vita.

Un importante risultato sin qui ottenuto, oltre all'istituzione di un Meccanismo di esperti sui diritti dei popoli indigeni, quale organo sussidiario del Consiglio diritti umani, è senza dubbio l'adozione, da parte dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, della Dichiarazione sui diritti dei popoli indigeni (13 settembre 2007), pietra miliare per la lotta dei popoli indigeni in difesa dei propri diritti.