A cura di Primo Di Blasio, Samuele Filippini, Francesco Tommasi e Ilaria Zomer
Tra l’ottobre 2011 e l’ottobre 2012, sulla base di un bando dell’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile e per iniziativa di tre enti, è stato realizzato un progetto sperimentale di servizio civile in Albania, nel quadro delle cosiddette “vendette di sangue” (Gjakmarrja) che, sulla base di un antico codice che ha resistito al tempo, colpiscono singoli e famiglie causando differenti forme di violenza riconducibili alla violazione di alcuni diritti umani fondamentali ovvero a forti discriminazioni nell’accesso a questi ultimi.
Che cosa è accaduto “sul campo”? Con quali esiti? L’“esperimento” ha avuto successo”? A queste domande cerca di rispondere la ricerca-azione contenuta in questa pubblicazione e che è stata parte integrante del progetto.
Il testo prende avvio da una presentazione del contesto di intervento per poi affrontare il tema delle “vendette di sangue”, delle sue caratteristiche, origini e conseguenze attuali. Segue una parte dedicata all’intervento sviluppato dal progetto sperimentale rilevandone esiti, risultati e buone pratiche sperimentate e implementate, replicabili ininterventi in ambiti conflittuali con metodologie nonviolente.
Premessa
Prefazione
Introduzione
Capitolo I - Il contesto di intervento
1. L’Albania
2. La transizione politica
3. Questioni aperte
4. La comunità albanese in Italia e i rapporti con la propria Patria
5. Scutari
6. Il settore socio-educativo
7. Istruzione
8. Minoranze etniche
9. Minori
10. Donne
Capitolo II - Come leggere la Gjakmarrja
1. La Gjakmarrja come conflitto
2. Definire la Gjakmarrja
3. La Gjakmarrja nell’età della transizione
4. Diffusione della Gjakmarrja
5. Entrare in Gjakmarrja
6. Vivere in vendetta
7. La possibilità della conciliazione: famiglie in vendetta tra antica e nuova mediazione
8. L’opinione dei giovani sulla Gjakmarria
9. Conclusioni
Capitolo III - L’intervento sperimentale
Introduzione
1. Quadro teorico e progettuale
2. Dimensioni e caratteristiche del conflitto ed azioni intraprese
3. Conclusioni
Capitolo IV -Esiti, buone pratiche, elementi di un modello replicabile
1. Azioni ed esiti: elementi di mutamento del conflitto
2. Prassi condivise ed efficaci dell’intervento, competenze emerse
3. Dimensioni critiche e di crisi dell’intervento
4. Conclusioni
Conclusioni generali
Appendice
I. Documento “Caschi Bianchi e Rete Caschi Bianchi – Un modello di Servizio Civile
II. Relazioni incontro a Roma, 2012
III. Schede di rilevazione della ricerca
Bibliografia