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L’educazione ai diritti umani al cuore del diritto fondamentale della persona all’educazione

NdR (2010)

Contenuto in:

Pace diritti umani - Peace Human Rights, 1/2010

Tipologia pubblicazione

: Articolo / Saggio

Pagine

: 91-94

Lingua

: IT

Contenuto

Il 10 dicembre del 1948 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha proclamato la Dichiarazione universale dei diritti umani «come ideale comune da raggiungersi da tutti i popoli e da tutte le Nazioni, al fine che ogni individuo ed ogni organo della società, avendo costantemente presente questa Dichiarazione, si sforzi di promuovere, con l’insegnamento e l’educazione, il rispetto di questi diritti e di queste libertà e di garantirne, mediante misure progressive di carattere nazionale e internazionale, l’universale ed effettivo riconoscimento [...]».

Dunque, insegnamento ed educazione quali strumenti di garanzia primaria dei diritti della persona: garanzia primaria perché opera in via preventiva, sia per evitare la violazione dei diritti fondamentali sia per rendere ciascuno capace di promuoverli e proteggerli.

Questo solenne mandato che la Dichiarazione universale affida a tutti, in particolare a chi ha responsabilità di insegnare, educare e formare, sta per divenire oggetto specifico di un’ulteriore Dichiarazione delle Nazioni Unite per iniziativa del Consiglio Diritti Umani che, con Risoluzione 6/10 del 28 settembre 2007, ha incaricato della redazione del testo il proprio Comitato consultivo, organo formato da esperti indipendenti. Il «Gruppo di redazione», presieduto dalla ambasciatrice Halima Embarek Warzazi (Marocco), la quale è anche Presidente del Comitato consultivo, ha avuto nel professor Emmanuel Decaux, membro del Comitato consultivo, un relatore di altissima competenza e si è avvalso dei contributi forniti nel quadro di un esteso processo di consultazione di governi, centri universitari e organizzazioni non governative.

Il Governo italiano, tramite la rappresentanza permanente presso le Nazioni Unite e le organizzazioni internazionali a Ginevra, in particolare con il suo Primo Consigliere Roberto Vellano, è parte attiva di una platform composta da altri sette stati membri del Consiglio Diritti Umani (Costarica, Francia, Filippine, Marocco, Senegal, Slovenia, Svizzera), con il compito di sostenere e guidare il lavoro di redazione. Accanto alle consultazioni (per parte italiana hanno inviato contributi il Ministero Affari Esteri e il Centro Diritti Umani dell’Università di Padova), si è svolto a Marrakech il 16 e 17 luglio 2009 un Seminario internazionale su iniziativa congiunta del Ministero della Giustizia del Marocco e del Consiglio Diritti Umani delle Nazioni Unite e con larga partecipazione di rappresentanti di stati e di organizzazioni internazionali: tra i relatori, il Consigliere Vellano e i professori Marco Mascia e Antonio Papisca del Centro Diritti Umani dell’Università di Padova.

Il 2 marzo 2010 a Ginevra ha avuto luogo la «Discussione di alto livello» sul progetto di Dichiarazione, nell’ambito della 12a sessione del Consiglio Diritti Umani. In quest’occasione, l’Ambasciatrice Laura Mirachian, Rappresentante permante dell’Italia ha svolto un intervento a sostegno della Dichiarazione, ricordando fra l’altro che in Italia è in atto nelle scuole di ogni ordine e grado la sperimentazione dell’insegnamento «Cittadinanza e Costituzione» incentrato appunto sul paradigma della dignità umana e dei diritti fondamentali che le ineriscono. Successivamente, lo stesso Consiglio riunito nella 13a sessione, dopo aver valutato positivamente il testo provvisorio presentato dal Comitato consultivo, ha deciso con apposita risoluzione di istituire un «Gruppo di lavoro intergovernativo» con il compito di «negoziare, concludere e sottoporre al Consiglio» il testo finale del progetto di Dichiarazione per successivo inoltro all’Assemblea Generale, la quale dovrebbe approvarlo prevedibilmente entro la fine del 2011. La proposta della suddetta risoluzione, avanzata dagli stati membri della «piattaforma», è stata co-sponsorizzata da altri 90 stati membri delle Nazioni Unite, molti di più dei 47 membri che a rotazione compongono il Consiglio Diritti Umani: un evento altamente significativo.

Nel frattempo è stato deciso che il testo elaborato dal Comitato consultivo venga ampiamente diffuso al fine di arricchire di apporti l’ulteriore consultazione.

L’assunto di partenza di questa operazione di standard-setting (fissazione di principi e norme) nell’ambito del Diritto internazionale dei diritti umani è che occorre richiamare gli stati all’obbligo di soddisfare il diritto all’educazione e alla formazione ai diritti umani quale parte essenziale del diritto fondamentale all’educazione riconosciuto dagli strumenti giuridici internazionali citati all’inizio.

In questo fascicolo della rivista si pubblicano le relazioni svolte dai professori Antonio Papisca e Marco Mascia al Seminario internazionale di Marrakech e il testo provvisorio della preconizzata Dichiarazione delle Nazioni Unite (NdR).

Aggiornato il

06/11/2012