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Foto di una pianta cresciutta nel deserto.
© UN Photo/John Isaac

Il settore "Scienze Naturali"

Autore: Amelia Goffi

Il Settore Scienze Naturali contribuisce alla mission dell’UNESCO nel percorso di costruzione della pace con gli obiettivi specifici di sradicare la povertà e promuovere uno sviluppo sostenibile.
Il settore è molto vasto e si occupa di notevoli problematiche, come è possibile constatare anche dallo schema allegato.

Nell’ultima sessione ordinaria della Conferenza Generale UNESCO del 2007, sono state stabilite le priorità e la strategia di medio termine, come prima ricordato. All’interno degli obiettivi strategici indicati è stato definito un Programma biennale per il periodo 2008-2009 che intende affrontare due specifiche priorità:
- promuovere la ricerca e la capacty-building per una corretta gestione delle risorse e per sviluppare la capacità di far fronte a disastri e mitigarne le conseguenze.
- Rafforzare il sistema di ricerca ed innovazione nazionale e regionale, la capacity-building, l’uso delle tecnologie e la creazione di reti scientifiche, incoraggiare lo sviluppo e l’implementazione delle scienze, della tecnologia e delle politiche innovative per uno sviluppo sostenibile e lo sradicamento della povertà.

Da sottolineare che l’azione dell’UNESCO è sempre di natura interdisciplinare, collegandosi, in modo particolare anche per quanto riguarda le scienze naturali, con il settore dell’educazione.
Questo permette di affrontare strategie di sviluppo e di ricerca in un’ottica non ristretta ma globale, con particolare riferimento alle aree che necessitano di interventi specifici ma con la cura di farlo attraverso la promozione di attività di informazione e di coinvolgimento internazionale.

Per molte sue attività l’UNESCO collabora strettamente con il Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (UNDP), dal quale riceve anche finanziamenti specifici in riferimento alle ricerche ingegneristiche, agrarie, idrologiche, oceanografiche e nucleari
Un’altra collaborazione di rilievo è con il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP), organismo catalizzatore delle ricerche e degli interventi sull’ambiente nato dopo la proclamazione della Dichiarazione delle Nazioni Unite sull’ambiente umano del 1972, durante la Conferenza di Stoccolma.
Nel 1992 viene realizzata dalle Nazioni Unite la più ampia conferenza sull’ambiente e lo sviluppo, la UNCED (United Nations Conference on Environment and Development) dalla quale scaturisce un dettagliato programma d’azione noto come “Agenda 21”.
L’UNESCO si ricollega all’evento definendo per la propria organizzazione uno specifico ruolo, legato all’educazione allo sviluppo sostenibile.
Dagli anni ’80 il settore Scienze Naturali dell’UNESCO si caratterizza per l’impegno con cui persegue la ricerca ed il dibattito sull’ingegneria genetica. Nel 1993 nasce l’IBC (International Bioethics Program). Nel 1997 viene adottata la Dichiarazione Universale sul Genoma Umano e i Diritti Umani, ripresa l’anno successivo anche dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Da ricordare che dal 2005 al 2014 sono state proclamate: la Decade Internazionale d’azione "Acqua per la Vita" e la Decade per ”l’Educazione allo Sviluppo Sostenibile” (DESS).

Risorse

Aggiornato il

16/9/2009