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Facciata dell'edificio principale dell'UNESCO: in primo piano le bandiere degli Stati membri e il Globo, simbolo delle Nazioni Unite.
© Unesco/Levinthal, Nina

L'UNESCO oggi

Autore: Amelia Goffi

L’UNESCO è caratterizzata da alcune peculiarità che la rendono davvero interessante, come il fatto che tutti gli Stati Membri hanno uguali diritti, non esistono membri permanenti, ed inoltre prevede una relazione diretta a livello locale attraverso le Commissioni Nazionali: attualmente ce ne sono 195 sparse in tutto il mondo, più di una per ogni Stato Membro. Queste caratteristiche la differenziano da tutti gli altri organismi dell’ONU. 

Di rilevante importanza anche la collaborazione attiva con la società civile: sono centinaia le ONG internazionali che cooperano ufficialmente con l’Agenzia, alle quali si sommano le numerose ONG nazionali, che garantiscono un apporto importante nella struttura interattiva dei processi socioculturali che costituiscono la politica dell’UNESCO. 

Uno dei primi Direttori Generali, l’italiano Vittorino Veronese, ha definito la modalità operativa dell’UNESCO come una “diplomazia delle relazioni intellettuali internazionali” per porre in risalto proprio la capacità di sintesi fra le diverse interferenze ed interpretazioni culturali all’interno di un’organizzazione mondiale, una rete con struttura democratica, in una prospettiva di fiducia, collaborazione e anticipazione normativa, che Jurgen Habermas chiama “la politica interna mondiale” (Habermas J., La costellazione postnazionale, Feltrinelli,1999).

Per la sua vocazione alla pace, attraverso la conoscenza ed una costruttiva e sistematica modalità operativa di dialogo interculturale, l’UNESCO è stata definita da Jacques Delors “un’utopia necessaria” che faticosamente ha messo in relazione le diverse realtà internazionali favorendone la cooperazione e lo sviluppo con una visione davvero universale dei diritti fondamentali della persona.

Oggi l’UNESCO si definisce un laboratorio di idee per costituire accordi universali su pressanti questioni di tipo etico e dichiara di funzionare come una stanza di compensazione per la disseminazione e la condivisione di informazioni e conoscenze.

È un ruolo particolarmente delicato quello che l’UNESCO assolve, nella convinzione che il mondo abbia urgente bisogno di una visione globale relativa allo sviluppo umano, basata sull’osservanza dei diritti umani, il rispetto reciproco e la lotta alla povertà, tutte tematiche sulle quali l’Organizzazione si sta attivando con grande energia.

Attraverso le sue strategie e le sue attività, infatti, l’UNESCO è pienamente coinvolta nel Millennium Development Goals, programma di grande rilievo che prevede 8 obiettivi fondamentali da raggiungere entro il 2015 e che è stato adottato da 189 nazioni, e firmato da 147 capi di Stato e di governo, nel corso del Vertice del Millennio delle Nazioni Unite nel settembre 2000.

L’UNESCO è particolarmente attiva nel programma specialmente con le finalità di:

  • dimezzare il numero di persone che vivono in estrema povertà;
  • garantire l’istruzione primaria in tutti gli Stati;
  • eliminare la discriminazione di genere nella scuola primaria e secondaria;
  • aiutare nell’attuazione di una strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile per invertire le attuali tendenze riguardo alla perdita delle risorse ambientali
  • combattere l’HIV/AIDS, la malaria ed altre malattie.

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Aggiornato il

23/7/2009