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© OSA/OSA

La Corte interamericana dei diritti umani

Autore: Federica Napolitano, E.MA's graduate

La Corte interamericana è uno dei tribunali regionali per la protezione dei diritti umani insieme alla Corte europea e a quella africana. Nel 1948, la nona conferenza internazionale americana ha adottato una risoluzione che affermava che i diritti umani devono essere garantiti da un organo giuridico perché non c’è diritto garantito senza la protezione di un tribunale competente.

La Corte è stata creata dalla Convenzione americana dei diritti umani, adottata alla conferenza interamericana dei diritti umani, riunitasi a San José de Costa Rica il 22 novembre 1969. La Convenzione è entrata in vigore a luglio 1978 e la Corte ha iniziato le sue funzioni nel 1979.

È composta da 7 giudici nazionali provenienti dagli Stati membri dell’OSA eletti, a titolo personale e su proposta degli Stati parte alla Convenzione americana, dall’Assemblea generale dell’OSA. I giudici della Corte non rappresentano gli interessi degli Stati che li propongono come candidati.

La Corte ha fondamentalmente due funzioni, una contenziosa e una consultiva; inoltre la Corte ha la facoltà di adottare misure provvisorie.

La funzione contenziosa è il meccanismo attraverso cui la Corte determina se uno Stato è incorso in responsabilità internazionale per aver violato alcuni dei diritti sanciti nella Convenzione dei americana dei diritti umani. Solo gli Stati parte e la Commissione possono presentare un caso alla Corte. Le sentenze della Corte sono definitive e inappellabili, con la possibilità per le parti di sollecitare, entro 90 giorni dalla notifica della sentenza, un documento interpretativo della stessa.

Nel quadro dell’obbligo della Corte di informare periodicamente l’Assemblea Generale dell’OSA, si colloca la funzione di supervisionare l’adempimento delle sentenze della Corte. Tale compito è svolto attraverso l’esame dei rapporti periodici presentati dagli Stati, su cui le vittime di violazioni e la Commissione interamericana dei diritti umani possono fare le loro osservazioni. Durante il 2007, la Corte ha iniziato una nuova prassi: la celebrazione di udienze di supervisione dell’adempimento delle sentenze emesse dalla Corte.

La funzione consultiva, invece, è lo strumento attraverso cui la Corte dà opinioni su questioni poste dagli Stati membri dell’OSA o dagli organi dell’organizzazione. La competenza consultiva rafforza la capacità dell’OSA di risolvere i problemi che sorgono dall’applicazione della Convenzione, poiché permette agli organi dell’OSA di consultare la Corte su materie di loro competenza. 

Infine, la Corte può adottare le misure provvisorie che considera adeguate in casi di estrema gravità e urgenza e quando è necessario prevenire danni irreparabili alle persone. Ciò può avvenire, su richiesta della Commissione interamericana, sia in casi che sono già a conoscenza della Corte, sia in casi che nessuno ha ancora presentato.

La Corte interamericana dunque non è competente ad esaminare le petizioni presentate da individui e organizzazioni ogni qualvolta queste siano presentate alla Commissione che è l’organo incaricato di ricevere e valutare le denunce fatte da soggetti particolari di violazioni dei diritti umani commesse da uno degli Stati parte.

Gli Stati che hanno ratificato la Convenzione americana sono: Argentina, Barbados, Bolivia, Brasile, Cile, Colombia, Costa Rica, Dominica, Ecuador, El Salvador, Grenada, Guatemala, Haiti, Honduras, Giamaica, Messico, Nicaragua, Panamá, Paraguay, Perú, Repubblica Dominicana, Suriname, Trinidad y Tobago, Uruguay e Venezuela.

Gli Stati che hanno riconosciuto la competenza della Corte sono: Argentina, Barbados, Bolivia, Brasile, Cile, Colombia, Costa Rica, Ecuador, El Salvador, Guatemala, Haiti, Honduras, Messico, Nicaragua, Panamá, Paraguay, Perú, Repubblica Dominicana, Suriname, Uruguay e Venezuela.

Aggiornato il

5/7/2012