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Il fenomeno dell’organizzazione permanente della cooperazione fra stati è relativamente recente. Le prime organizzazioni internazionali sono istituite dopo il Congresso di Vienna del 1815 (Commissione fluviale per il Reno) e dopo il Congresso di Parigi del 1856 (Commissione per il Danubio). Nella seconda metà dell’800 si creano le cosiddette unioni amministrative per la cooperazione in materia di comunicazioni ferroviarie, postali, telegrafiche, ecc.
Il 1919 segna l’inizio dell’organizzazione internazionale universale a fini politici, con la creazione della Società delle Nazioni, cui è succeduta, con ben più ampie competenze e poteri, a partire dal 1º gennaio 1946, l’Organizzazione delle Nazioni Unite: attorno a questa si è strutturato il “sistema delle Nazioni Unite”, composto oltre che dall’ONU, dalle cosiddette Agenzie specializzate.
Questa Organizzazione universale sorge come risposta a conflitti mondiali e come impegno per la costruzione di un ordine di pace positiva (si vis pacem para pacem, se vuoi la pace costruisci la pace).
L’organizzazione internazionale regionale, con l’anticipazione costituita dalle Commissioni fluviali in Europa e dalla Unione Panamericana (1880) divenuta poi Organizzazione degli Stati Americani (OSA), si sviluppa successivamente all’entrata in funzione della Organizzazione universale.
All’origine di una organizzazione internazionale sta la volontà di un gruppo di stati, espressa in un accordo giuridico (trattato, convezione). Questo è lo statuto o costituzione dell’organizzazione intergovernativa, contenente disposizioni che fissano i principi, gli obiettivi, gli organi, le funzioni del nuovo ente.
Le organizzazioni internazionali intergovernative costituiscono apparati funzionali che operano in via distinta dai singoli stati che ne fanno parte.
Esse ospitano al loro interno organi di carattere sopranazionale, una folla crescente di soggetti transnazionali come le ONG con status consultivo, un funzionariato internazionale.
Il processo di organizzazione permanente delle relazioni internazionali ha dato luogo allo sviluppo della cultura della cooperazione internazionale, ispirata a valori quali la solidarietà, la giustizia economica, sociale, il rispetto dei diritti umani.
Il funzionamento delle organizzazioni internazionali costituisce la base indispensabile per l'avvio di più impegnativi processi di integrazione sopranazionale su scala regionale, continentale, mondiale. Questi processi hanno i caratteri del mutamento strutturale per l’intero sistema delle relazioni internazionali in risposta a sempre più pressanti esigenze di governance globale distribuita su più livelli territoriali e funzionali. La condizione della vita nel pianeta è infatti quella dell'interdipendenza complessa, alimentata da molteplici e differenziati processi di globalizzazione in tutti i campi.
Il sistema di sicurezza collettiva previsto dalla Carta delle Nazioni Unite, anche se non ancora attuata nella sua interezza, è esso stesso nucleo forte di governance globale garantita da autorità sopranazionale.
Insieme con il fenomeno della organizzazione della cooperazione fra stati è in fase di capillare sviluppo quello della cooperazione tra formazioni organizzate di società civile.
28/9/2009
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