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23/3/2007 (Archivio storico)

50° anniversario dei Trattati di Roma

Il Centro diritti umani dell’Università di Padova ricorda l’anniversario proponendo alla riflessione e alla buona volontà di tutti il testo della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea, quale approdo significativo e, allo stesso tempo, punto di partenza per ulteriori sviluppi del processo di integrazione europea nel segno del rispetto della eguale dignità di tutte le persone che vivono nello spazio dell’UE e per la costruzione della pace nel mondo.

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Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea
(Adottata al Consiglio Europeo di Nizza, il 7 dicembre 2000)

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Preambolo

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I popoli europei nel creare tra loro un’unione sempre più stretta hanno deciso di condividere un futuro di pace fondato su valori comuni.

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Consapevole del suo patrimonio spirituale e morale, l’Unione si fonda sui valori indivisibili e universali di dignità umana, di libertà, di uguaglianza e di solidarietà; essa si basa sui principi di democrazia e dello stato di diritto. Pone la persona al centro della sua azione istituendo la cittadinanza dell’Unione e creando uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia.

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L’Unione contribuisce alla salvaguardia e allo sviluppo di questi valori comuni, nel rispetto della diversità delle culture e delle tradizioni dei popoli dell’Europa, nonché dell’identità nazionale degli Stati membri e dell’ordinamento dei loro pubblici poteri a livello nazionale, regionale e locale; essa si sforza di promuovere uno sviluppo equilibrato e sostenibile e assicura la libera circolazione delle persone, dei servizi, delle merci e dei capitali nonché la libertà di stabilimento.

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A tal fine è necessario rafforzare la tutela dei diritti fondamentali alla luce dell’evoluzione della società, del progresso sociale e degli sviluppi scientifici e tecnologici, rendendoli più visibili in una Carta.

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La presente Carta riafferma, nel rispetto delle competenze e dei compiti della Comunità e dell’Unione e del principio di sussidiarietà, i diritti derivanti in particolare dalle tradizioni costituzionali e dagli obblighi internazionali comuni agli Stati membri, dalla convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, dalle carte sociali adottate dalla Comunità e dal Consiglio d’Europa, nonché dalla giurisprudenza della Corte di giustizia delle Comunità europee e da quella della Corte europea dei diritti dell’uomo. In tale contesto, la Costituzione sarà interpretata dai giudici dell’Unione e dagli Stati membri alla luce delle spiegazioni elaborate sotto l’autorità del Presidium della convenzione che ha redatto la Carta e aggiornata sotto la responsabilità del Presidium della convenzione europea.

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Il godimento di questi diritti fa sorgere responsabilità e doveri nei confronti degli altri come pure della comunità umana e delle generazioni future.

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Pertanto, l’Unione riconosce i diritti, le libertà ed i principi enunciati qui appresso.

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Titolo I - Dignità

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Articolo 1 - Dignità umana

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La dignità umana è inviolabile. Essa deve essere rispettata e tutelata.

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Articolo 2 Diritto alla vita

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1. Ogni individuo ha diritto alla vita.

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2. Nessuno può essere condannato alla pena di morte, né giustiziato.

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Articolo 3 - Diritto all’integrità della persona

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1. Ogni individuo ha diritto alla propria integrità fisica e psichica.

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2. Nell’ambito della medicina e della biologia devono essere in particolare rispettati:

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a) il consenso libero e informato della persona interessata, secondo le modalità definite dalla legge,

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b) il divieto delle pratiche eugenetiche, in particolare di quelle aventi come scopo la selezione delle persone,

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c) il divieto di fare del corpo umano e delle sue parti in quanto tali una fonte di lucro,

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d) il divieto della clonazione riproduttiva degli esseri umani.

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Articolo 4 - Proibizione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti

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Nessuno può essere sottoposto a tortura, né a pene o trattamenti inumani o degradanti.

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Articolo 5 - Proibizione della schiavitù e del lavoro forzato

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1. Nessuno può essere tenuto in condizioni di schiavitù o di servitù.

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2. Nessuno può essere costretto a compiere un lavoro forzato o obbligatorio.

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3. È proibita la tratta degli esseri umani.

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Titolo II - Libertà

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Articolo 6 - Diritto alla libertà e alla sicurezza

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Ogni individuo ha diritto alla libertà e alla sicurezza.

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Articolo 7 - Rispetto della vita privata e della vita familiare

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Ogni individuo ha diritto al rispetto della propria vita privata e familiare, del proprio domicilio e delle proprie comunicazioni.

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Articolo 8 - Protezione dei dati di carattere personale

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1. Ogni individuo ha diritto alla protezione dei dati di carattere personale che lo riguardano.

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2. Tali dati devono essere trattati secondo il principio di lealtà, per finalità determinate e in base al consenso della persona interessata o a un altro fondamento legittimo previsto dalla legge. Ogni individuo ha il diritto di accedere ai dati raccolti che lo riguardano e di ottenerne la rettifica.

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3. Il rispetto di tali regole è soggetto al controllo di un’autorità indipendente.

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Articolo 9 - Diritto di sposarsi e il diritto di costituire una famiglia

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Il diritto di sposarsi e il diritto di costituire una famiglia sono garantiti secondo le leggi nazionali che ne disciplinano l’esercizio.

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Articolo 10 - Libertà di pensiero, di coscienza e di religione

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1. Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione. Tale diritto include la libertà di cambiare religione o convinzione, così come la libertà di manifestare la propria religione o la propria convinzione individualmente o collettivamente, in pubblico o in privato, mediante il culto, l’insegnamento, le pratiche e l’osser­vanza dei riti.

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2. Il diritto all’obiezione di coscienza è riconosciuto secondo le leggi nazionali che ne disciplinano l’esercizio.

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Articolo 11 - Libertà di espressione e d’informazione

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1. Ogni individuo ha diritto alla libertà di espressione. Tale diritto include la libertà di opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza limiti di frontiera.

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2. La libertà dei media e il loro pluralismo sono rispettati.

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Articolo 12 - Libertà di riunione e di associazione

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1. Ogni individuo ha diritto alla libertà di riunione pacifica e alla libertà di associazione a tutti i livelli, segnatamente in campo politico, sindacale e civico, il che implica il diritto di ogni individuo di fondare sindacati insieme con altri e di aderirvi per la difesa dei propri interessi.

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2. I partiti politici a livello dell’Unione contribuiscono a esprimere la volontà politica dei cittadini dell’Unione.

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Articolo 13 - Libertà delle arti e delle scienze

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Le arti e la ricerca scientifica sono libere. La libertà accademica è rispettata.

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Articolo 14 - Diritto all’istruzione

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1. Ogni individuo ha diritto all’istruzione e all’accesso alla formazione professionale e continua.

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2. Questo diritto comporta la facoltà di accedere gratuitamente all’istruzione obbligatoria.

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3. La libertà di creare istituti di insegnamento nel rispetto dei principi democratici, così come il diritto dei genitori di provvedere all’educazione e all’istruzione dei loro figli secondo le loro convinzioni religiose, filosofiche e pedagogiche, sono rispettati secondo le leggi nazionali che ne disciplinano l’esercizio.

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Articolo 15 - Libertà professionale e diritto di lavorare

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1. Ogni individuo ha il diritto di lavorare e di esercitare una professione liberamente scelta o accettata.

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2. Ogni cittadino dell’Unione ha la libertà di cercare un lavoro, di lavorare, di stabilirsi o di prestare servizi in qualunque Stato membro.

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3. I cittadini dei paesi terzi che sono autorizzati a lavorare nel territorio degli Stati membri hanno diritto a condizioni di lavoro equivalenti a quelle di cui godono i cittadini dell’Unione.

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Articolo 16 - Libertà d’impresa

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È riconosciuta la libertà d’impresa, conformemente al diritto dell’Unione e alle legislazioni e prassi nazionali.

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Articolo 17 - Diritto di proprietà

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1. Ogni individuo ha il diritto di godere della proprietà dei beni che ha acquistato legalmente, di usarli, di disporne e di lasciarli in eredità. Nessuno può essere privato della proprietà se non per causa di pubblico interesse, nei casi e nei modi previsti dalla legge e contro il pagamento in tempo utile di una giusta indennità per la perdita della stessa. L’uso dei beni può essere regolato dalla legge nei limiti imposti dall’interesse generale.

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2. La proprietà intellettuale è protetta.

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Articolo 18 - Diritto di asilo

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Il diritto di asilo è garantito nel rispetto delle norme stabilite dalla convenzione di Ginevra del 28 luglio 1951 e dal protocollo del 31 gennaio 1967, relativi allo status dei rifugiati, e a norma del trattato che istituisce la Comunità europea.

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Articolo 19 - Protezione in caso di allontanamento, di espulsione e di estradizione

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1. Le espulsioni collettive sono vietate.

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2. Nessuno può essere allontanato, espulso o estradato verso uno Stato in cui esiste un rischio serio di essere sottoposto alla pena di morte, alla tortura o ad altre pene o trattamenti inumani o degradanti.

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Titolo III - Uguaglianza

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Articolo 20 - Uguaglianza davanti alla legge

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Tutte le persone sono uguali davanti alla legge.

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Articolo 21 - Non discriminazione

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1. È vietata qualsiasi forma di discriminazione fondata, in particolare, sul sesso, la razza, il colore della pelle o l’origine etnica o sociale, le caratteristiche genetiche, la lingua, la religione o le convinzioni personali, le opinioni politiche o di qualsiasi altra natura, l’appartenenza ad una minoranza nazionale, il patrimonio, la nascita, la disabilità, l’età o l’orientamento sessuale.

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2. Nell’ambito d’applicazione della Costituzione e fatte salve disposizioni specifiche in essa contenute, è vietata qualsiasi discriminazione effettuata in base alla cittadinanza.

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Articolo 22 - Diversità culturale, religiosa e linguistica

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L’Unione rispetta la diversità culturale, religiosa e linguistica.

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Articolo 23 - Parità tra uomini e donne

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La parità tra uomini e donne deve essere assicurata in tutti i campi, compreso in materia di occupazione, di lavoro e di retribuzione. Il principio della parità non osta al mantenimento o all’adozione di misure che prevedano vantaggi specifici a favore del sesso sottorappresentato.

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Articolo 24 - Diritti del bambino

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1. I bambini hanno diritto alla protezione e alle cure necessarie per il loro benessere. Essi possono esprimere liberamente la propria opinione; questa viene presa in considerazione sulle questioni che li riguardano in funzione della loro età e della loro maturità.

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2. In tutti gli atti relativi ai bambini, siano essi compiuti da autorità pubbliche o da istituzioni private, l’interesse superiore del bambino deve essere considerato preminente.

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3. Ogni bambino ha diritto di intrattenere regolarmente relazioni personali e contatti diretti con i due genitori, salvo qualora ciò sia contrario al suo interesse.

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Articolo 25 - Diritti degli anziani

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L’Unione riconosce e rispetta il diritto degli anziani di condurre una vita dignitosa e indipendente e di partecipare alla vita sociale e culturale.

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Articolo 26 - Inserimento delle persone con disabilità

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L’Unione riconosce e rispetta il diritto delle persone con disabilità di beneficiare di misure intese a garantirne l’autonomia, l’inserimento sociale e professionale e la partecipazione alla vita della comunità.

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Titolo IV - Solidarietà

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Articolo 27 - Diritto dei lavoratori all’informazione e alla consultazione nell’ambito dell’impresa

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Ai lavoratori o ai loro rappresentanti devono essere garantite, ai livelli appropriati, l’informazione e la consultazione in tempo utile nei casi e alle condizioni previsti dal diritto comunitario e dalle legislazioni e prassi nazionali.

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Articolo 28 - Diritto di negoziazione e di azioni collettive

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I lavoratori e i datori di lavoro, o le rispettive organizzazioni, hanno, conformemente al diritto dell’Unione e alle legislazioni e prassi nazionali, il diritto di negoziare e di concludere contratti collettivi, ai livelli appropriati, e di ricorrere, in caso di conflitti di interessi, ad azioni collettive per la difesa dei loro interessi, compreso lo sciopero.

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Articolo 29 - Diritto di accesso ai servizi di collocamento

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Ogni individuo ha il diritto di accedere a un servizio di collocamento gratuito.

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Articolo 30 - Tutela in caso di licenziamento ingiustificato

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Ogni lavoratore ha il diritto alla tutela contro ogni licenziamento ingiustificato, conformemente al diritto dell’Unione e alle legislazioni e prassi nazionali.

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Articolo 31 - Condizioni di lavoro giuste ed eque

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1. Ogni lavoratore ha diritto a condizioni di lavoro sane, sicure e dignitose.

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2. Ogni lavoratore ha diritto a una limitazione della durata massima del lavoro e a periodi di riposo giornalieri e settimanali e a ferie annuali retribuite.

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Articolo 32 - Divieto del lavoro minorile e protezione dei giovani sul luogo di lavoro

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Il lavoro minorile è vietato. L’età minima per l’ammissione al lavoro non può essere inferiore all’età in cui termina la scuola dell’obbligo, fatte salve le norme più favorevoli ai giovani ed eccettuate deroghe limitate.

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I giovani ammessi al lavoro devono beneficiare di condizioni di lavoro appropriate alla loro età ed essere protetti contro lo sfruttamento economico o contro ogni lavoro che possa minarne la sicurezza, la salute, lo sviluppo fisico, mentale, morale o sociale o che possa mettere a rischio la loro istruzione.

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Articolo 33 - Vita familiare e vita professionale

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1. È garantita la protezione della famiglia sul piano giuridico, economico e sociale.

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2. Al fine di poter conciliare vita familiare e vita professionale, ogni individuo ha il diritto di essere tutelato contro il licenziamento per un motivo legato alla maternità e il diritto a un congedo di maternità retribuito e a un congedo parentale dopo la nascita o l’adozione di un figlio.

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Articolo 34 - Sicurezza sociale e assistenza sociale

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1. L’Unione riconosce e rispetta il diritto di accesso alle prestazioni di sicurezza sociale e ai servizi sociali che assicurano protezione in casi quali la maternità, la malattia, gli infortuni sul lavoro, la dipendenza o la vecchiaia, oltre che in caso di perdita del posto di lavoro, secondo le modalità stabilite dal diritto dell’Unione e le legislazioni e prassi nazionali.

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2. Ogni individuo che risieda o si sposti legalmente all’interno dell’Unione ha diritto alle prestazioni di sicurezza sociale e ai benefici sociali conformemente al diritto dell’Unione e alle legislazioni e prassi nazionali.

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3. Al fine di lottare contro l’esclusione sociale e la povertà, l’Unione riconosce e rispetta il diritto all’assistenza sociale e all’assistenza abitativa volte a garantire un’esistenza dignitosa a tutti coloro che non dispongano di risorse sufficienti, secondo le modalità stabilite dal diritto dell’Unione e le legislazioni e prassi nazionali.

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Articolo 35 - Protezione della salute

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Ogni individuo ha il diritto di accedere alla prevenzione sanitaria e di ottenere cure mediche alle condizioni stabilite dalle legislazioni e prassi nazionali. Nella definizione e nell’attuazione di tutte le politiche ed attività dell’Unione è garantito un livello elevato di protezione della salute umana.

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Articolo 36 - Accesso ai servizi d’interesse economico generale

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Al fine di promuovere la coesione sociale e territoriale dell’Unione, questa riconosce e rispetta l’accesso ai servizi d’interesse economico generale quale previsto dalle legislazioni e prassi nazionali, conformemente alla Costituzione.

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Articolo 37 - Tutela dell’ambiente

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Un livello elevato di tutela dell’ambiente e il miglioramento della sua qualità devono essere integrati nelle politiche dell’Unione e garantiti conformemente al principio dello sviluppo sostenibile.

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Articolo 38 - Protezione dei consumatori

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Nelle politiche dell’Unione è garantito un livello elevato di protezione dei consumatori.

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Titolo V - Cittadinanza

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Articolo 39 - Diritto di voto e di eleggibilità alle elezioni del Parlamento europeo

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1. Ogni cittadino dell’Unione ha il diritto di voto e di eleggibilità alle elezioni del Parlamento europeo nello Stato membro in cui risiede, alle stesse condizioni dei cittadini di detto Stato.

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2. I membri del Parlamento europeo sono eletti a suffragio universale diretto, libero e segreto.

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Articolo 40 - Diritto di voto e di eleggibilità alle elezioni comunali

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Ogni cittadino dell’Unione ha il diritto di voto e di eleggibilità alle elezioni comunali nello Stato membro in cui risiede, alle stesse condizioni dei cittadini di detto Stato.

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Articolo 41 - Diritto ad una buona amministrazione

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1. Ogni individuo ha diritto a che le questioni che lo riguardano siano trattate in modo imparziale, equo ed entro un termine ragionevole dalle istituzioni, dagli organi e dagli organismi dell’Unione.

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2. Tale diritto comprende in particolare:

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a) il diritto di ogni individuo di essere ascoltato prima che nei suoi confronti venga adottato un provvedimento individuale che gli rechi pregiudizio,

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b) il diritto di ogni individuo di accedere al fascicolo che lo riguarda, nel rispetto dei legittimi interessi della riservatezza e del segreto professionale,

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c) l’obbligo per l’amministrazione di motivare le proprie decisioni.

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3. Ogni individuo ha diritto al risarcimento da parte dell’Unione dei danni cagionati dalle sue istituzioni o dai suoi agenti nell’esercizio delle loro funzioni conformemente ai principi generali comuni agli ordinamenti degli Stati membri.

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4. Ogni individuo può rivolgersi alle istituzioni dell’Unione in una delle lingue della Costituzione e deve ricevere una risposta nella stessa lingua.

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Articolo 42 - Diritto d’accesso ai documenti

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Ogni cittadino dell’Unione nonché ogni persona fisica o giuridica che risieda o abbia la sede sociale in uno Stato membro ha il diritto di accedere ai documenti delle istituzioni, degli organi e degli organismi dell’Unione, indipendentemente dal supporto.

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Articolo 43 – Mediatore europeo

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Ogni cittadino dell’Unione nonché ogni persona fisica o giuridica che risieda o abbia la sede sociale in uno Stato membro ha il diritto di sottoporre al mediatore europeo casi di cattiva amministrazione nell’azione delle istituzioni, degli organi o degli organismi dell’Unione, salvo la Corte di giustizia dell’Unione europea nell’esercizio delle sue funzioni giurisdizionali.

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Articolo 44 - Diritto di petizione

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Ogni cittadino dell’Unione nonché ogni persona fisica o giuridica che risieda o abbia la sede sociale in uno Stato membro ha il diritto di presentare una petizione al Parlamento europeo.

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Articolo 45 - Libertà di circolazione e di soggiorno

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1. Ogni cittadino dell’Unione ha il diritto di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri.

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2. La libertà di circolazione e di soggiorno può essere accordata, conformemente alla Costituzione, ai cittadini dei paesi terzi che risiedono legalmente nel territorio di uno Stato membro.

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Articolo 46 - Tutela diplomatica e consolare

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Ogni cittadino dell’Unione gode, nel territorio di un paese terzo nel quale lo Stato membro di cui ha la cittadinanza non è rappresentato, della tutela delle autorità diplomatiche e consolari di qualsiasi Stato membro, alle stesse condizioni dei cittadini di detto Stato.

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Titolo VI - Giustizia

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Articolo 47 - Diritto a un ricorso effettivo e a un giudice imparziale

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Ogni individuo i cui diritti e le cui libertà garantiti dal diritto dell’Unione siano stati violati ha diritto a un ricorso effettivo dinanzi a un giudice, nel rispetto delle condizioni previste nel presente articolo.

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Ogni individuo ha diritto a che la sua causa sia esaminata equamente, pubblicamente ed entro un termine ragionevole da un giudice indipendente e imparziale, precostituito per legge. Ogni individuo ha la facoltà di farsi consigliare, difendere e rappresentare.

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A coloro che non dispongono di mezzi sufficienti è concesso il patrocinio a spese dello Stato qualora ciò sia necessario per assicurare un accesso effettivo alla giustizia.

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Articolo 48 - Presunzione di innocenza e diritti della difesa

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1. Ogni imputato è considerato innocente fino a quando la sua colpevolezza non sia stata legalmente provata.

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2. Il rispetto dei diritti della difesa è garantito ad ogni imputato.

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Articolo 49 - Principi della legalità e della proporzionalità dei reati e delle pene

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1. Nessuno può essere condannato per un’azione o un’omissione che, al momento in cui è stata commessa, non costituiva reato secondo il diritto interno o il diritto internazionale. Parimenti, non può essere inflitta una pena più grave di quella applicabile al momento in cui il reato è stato commesso. Se, successivamente alla commissione del reato, la legge prevede l’applicazione di una pena più lieve, occorre applicare quest’ultima.

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2. Il presente articolo non osta al giudizio e alla condanna di una persona colpevole di un’azione o di un’omissione che, al momento in cui è stata commessa, costituiva un crimine secondo i principi generali riconosciuti da tutte le nazioni.

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3. Le pene inflitte non devono essere sproporzionate rispetto al reato.

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Articolo 50 - Diritto di non essere giudicato o punito due volte per lo stesso reato

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Nessuno può essere perseguito o condannato per un reato per il quale è già stato assolto o condannato nell’Unione a seguito di una sentenza penale definitiva conformemente alla legge.

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Titolo VII – Disposizioni generali che disciplinano l’interpretazione e l’applicazione della Carta

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Articolo 51 - Ambito di applicazione

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1. Le disposizioni della presente Carta si applicano alle istituzioni, agli organi e agli organismi dell’Unione nel rispetto del principio di sussidiarietà come pure agli Stati membri esclusivamente nell’attuazione del diritto dell’Unione. Pertanto, i suddetti soggetti rispettano i diritti, osservano i principi e ne promuovono l’applicazione secondo le rispettive competenze e nel rispetto dei limiti delle competenze attribuite all’Unione in altre parti della Costituzione.

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2. La presente Carta non estende l’ambito di applicazione del diritto dell’Unione al di là delle competenze dell’Unione, né introduce competenze nuove o compiti nuovi per l’Unione, né modifica le competenze e i compiti definiti nelle altre parti della Costituzione.

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Articolo 52 – Portata e interpretazione dei diritti e dei principi

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1. Eventuali limitazioni all’esercizio dei diritti e delle libertà riconosciuti dalla presente Carta devono essere previste dalla legge e rispettare il contenuto essenziale di detti diritti e libertà. Nel rispetto del principio di proporzionalità, possono essere apportate limitazioni solo laddove siano necessarie e rispondano effettivamente a finalità di interesse generale riconosciute dall’Unione o all’esigenza di proteggere i diritti e le libertà altrui.

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2. I diritti riconosciuti dalla presente Carta per i quali altre parti della Costituzione prevedono disposizioni si esercitano alle condizioni e nei limiti definiti dai trattati stessi.

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3. Laddove la presente Carta contenga diritti corrispondenti a quelli garantiti dalla convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, il significato e la portata degli stessi sono uguali a quelli conferiti dalla suddetta convenzione. La presente disposizione non preclude che il diritto dell’Unione conceda una protezione più estesa.

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4. Laddove la presenta Carta riconosca i diritti fondamentali quali risultano dalle tradizioni costituzionali comuni agli Stati membri, tali diritti sono interpretati in armonia con dette tradizioni.

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5. Le disposizioni della presente Carta che contengono dei principi possono essere attuate da atti legislativi e esecutivi adottati da istituzioni, organi e organismi dell’Unione e da atti di Stati membri allorché essi danno attuazione al diritto dell’Unione, nell’esercizio delle loro rispettive competenze. Esse possono essere invocate davanti a un giudice solo ai fini dell’interpretazione e del controllo della legalità di detti atti.

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6. Si tiene pienamente conto delle legislazioni e prassi nazionali, come specificato nella presente Carta.

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7. I giudici dell’Unione e degli Stati membri tengono nel debito conto le spiegazioni elaborate al fine di fornire orientamenti per l’interpretazione della Carta dei diritti fondamentali.

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Articolo 53 - Livello di protezione

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Nessuna disposizione della presente Carta deve essere interpretata come limitativa o lesiva dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali riconosciuti, nel rispettivo ambito di applicazione, dal diritto dell’Unione, dal diritto internazionale, dalle convenzioni internazionali delle quali l’Unione o tutti gli Stati membri sono parti contraenti, in particolare la convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, e dalle costituzioni degli Stati membri.

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Articolo 54 - Divieto dell’abuso di diritto

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Nessuna disposizione della presente Carta deve essere interpretata nel senso di comportare il diritto di esercitare un’attività o compiere un atto che miri a distruggere dei diritti o libertà riconosciuti nella presente Carta o a imporre a tali diritti e libertà limitazioni più ampie di quelle previste dalla presente Carta.

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Aggiornato il

16/7/2009