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10/9/2007 (Archivio storico)

Al via la campagna “Un futuro senza atomiche”

È stata depositata presso la Corte di Cassazione e pubblicata nel n. 172 del 26 luglio 2007 della Gazzetta Ufficiale la Proposta di legge di iniziativa popolare per dichiarare l’Italia “zona libera da armi nucleari”.

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La raccolta delle 50.000 firme necessarie affinché il progetto di legge venga discusso e votato in parlamento inizierà il prossimo 30 settembre, con il lancio della campagna a Ghedi (Brescia) e successivamente in altre città italiane durante tutta la ‘Settimana della Pace’ in programma dal 1 al 7 ottobre 2007.

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La Campagna “Un futuro senza atomiche” è promossa da un Comitato di oltre 50 associazioni e organizzazioni della società civile italiana. È aperto l’invito a creare comitati locali di adesione in tutte le città italiane per la raccolta di firme.

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Nel sito internet https://www.unfuturosenzatomiche.org/ sono scaricabili tutte le informazioni per promuovere banchetti di sensibilizzazione e i moduli per la raccolte delle firme.

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Per un approfondimento sul sistema di convenzioni e trattati internazionali in materia di armamenti e materiali nucleari si rinvia alle pagine del Bollettino ‘Archivio Pace diritti umani’ n. 32.

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Riportiamo il testo della Proposta di legge di iniziativa popolare

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Art. 1 - Obiettivi e finalità

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1. Il territorio della Repubblica Italiana, ivi compresi lo spazio aereo, il sottosuolo e le acque territoriali, è ufficialmente dichiarato “zona libera da armi nucleari”.

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2. Il transito e il deposito, anche temporaneo, di armi nucleari e di parti di armi nucleari non è ammesso in nessuna circostanza sul territorio della Repubblica, così come individuato al comma 1.

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3. Il Governo provvede ad adottare tutte le misure necessarie, sia a livello nazionale che internazionale, per assicurare la piena applicazione del presente articolo entro e non oltre il termine di sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge.

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Art. 2 - Entrata in vigore

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1. La presente legge entra in vigore il giorno della sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale Della Repubblica.

Aggiornato il

16/7/2009