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13/4/2017
Logo istituzionale del Consiglio d'Europa, istituito il 5 maggio 1949. Il Consiglio d’Europa, con sede a Strasburgo (Francia), raggruppa oggi 47 Stati membri del continente europeo
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Consiglio d'Europa: lanciata la nuova strategia per le persone con disabilità 2017-2023

La nuova Strategia per le persone con disabilità 2017-2023 è stata presentata il 27 marzo 2017 a Nicosia (Cipro) in occasione di una conferenza di due giorni organizzata nel quadro della presidenza cipriota del Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa. Hanno partecipato alla conferenza i rappresentanti dei governi dei 47 Stati membri del Consiglio d’Europa, organizzazioni internazionali, enti locali e regionali, reti professionali, organizzazioni non governative, media, mondo accademico e parlamentari, nonché persone con disabilità, organismi specializzati e fornitori di servizi specializzati.

In Europa 80 milioni di persone vivono con disabilità e molte di loro continuano a essere vittime di discriminazioni o abusi. La nuova strategia è la risposta del Consiglio d’Europa per incoraggiare e sostenere il miglioramento della qualità della vita delle persone con disabilità negli anni a venire. Vengono focalizzate cinque aree prioritarie fondate sui diritti sanciti nella Convenzione europea dei diritti dell’uomo e in altre norme del Consiglio d’Europa e delle Nazioni Unite: uguaglianza e non discriminazione, sensibilizzazione, accessibilità, uguale riconoscimento di fronte alla legge e protezione contro lo sfruttamento, la violenza o gli abusi. L'obbiettivo della strategia è quello di permettere alle persone con disabilità di abbattere le barriere, affinché possano ottenere un migliore accesso allo studio, all’attività professionale, sviluppare le loro competenze ed i loro talenti, partecipare a competizioni sportive. Le misure che la strategia suggerisce per raggiungere lo scopo sono, ad esempio, la promozione dell’uguaglianza attraverso un’educazione inclusiva, che consenta ai minori con disabilità di essere inclusi nel sistema scolastico ordinario. Per quanto riguarda la capacità giuridica, si invita a passare ad un approccio di affiancamento, e non di sostituzione, nei processi decisionali. Si raccomanda, inoltre, il finanziamento da parte delle istituzioni di servizi di supporto individualizzati, che pongano i desideri e le scelte degli individui al centro della prestazione dei servizi.

Tutto questo serve a potenziare le capacità delle persone con disabilità, affinché possano vivere nella maggiore autonomia possibile, in quanto membri della società con uguali diritti. Al contempo, è necessario coltivare i comportamenti e i valori che garantiscano che la disabilità sia accettata, rispettata e riconosciuta come parte della diversità umana.