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24/10/2014
Ampia veduta della sala durante i lavori di una sessione del Consiglio Diritti Umani, Ginevra.
© UN Photo/Pierre-Michel Virot

Consiglio diritti umani delle Nazioni Unite: si svolge a Ginevra il secondo Esame periodico universale dell’Italia

Si svolge dal 27 ottobre al 7 novembre, a Ginevra, la ventesima sessione dell’Esame periodico universale (UPR), meccanismo del Consiglio diritti umani delle Nazioni Unite volto ad analizzare periodicamente la situazione dei diritti umani in ognuno dei 193 paesi membri dell’Organizzazione.

Nel corso della sessione, verranno analizzati i rapporti di quattordici Paesi, tra cui, nella giornata del 27 ottobre 2014, l’Italia. Al centro del dibattito, che potrà essere seguito in diretta tramite i canali di comunicazione delle Nazioni Unite, vi saranno gli sforzi messi in atto dal Paese per dare attuazione alle raccomandazioni ricevute nell’ambito del primo ciclo di revisione, svoltosi il 9 febbraio 2010.

In tale occasione, l’Italia ricevette 92 raccomandazioni da parte 51 Paesi; di queste, l’Italia ne accettò 80, impegnandosi ad attuarle nel quadriennio successivo. Un’analisi puntuale dello stato di attuazione delle raccomandazioni accettate dall’Italia (aggiornata al maggio 2014) è presente nell’Annuario italiano dei diritti umani 2014.

I documenti che informeranno i lavori dello UPR sono, oltre al rapporto stilato dall’Italia, una raccolta, effettuata dall’Ufficio dell’Alto Commissario per i diritti umani, delle informazioni ricavate dai comitati di controllo delle convenzioni, dalle procedure speciali e da altri documenti ufficiali delle Nazioni Unite, ed una compilazione sintetica di informazioni aggiuntive messe a disposizione da altre parti interessate.

Tra le questioni di maggiore interesse che la delegazione italiana, guidata da Lapo Pistelli, Viceministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, dovrà discutere con il gruppo di lavoro sullo UPR nelle tre ore e mezza a sua disposizione: le politiche per l’immigrazione e per l’integrazione; i diritti dei migranti e dei richiedenti asilo politico; la lotta contro la discriminazione e atti razzisti; minoranze etniche; i diritti delle donne e dei bambini e la violenza contro le donne; il sistema giudiziario e quello penitenziario; le condizioni delle carceri; la libertà d’espressione e di religione; la lotta contro la tratta d’esseri umani; e la formazione sui diritti umani per le forze dell'ordine.

Due giorni dopo la seduta, il 31 ottobre 2014, verrà adottato un rapporto contenente un sintetico processo verbale della discussione, nonché un elenco delle raccomandazioni rivolte all’Italia con la specifica di quelle che il Paese deciderà di accettare, in tutto o in parte, ovvero di rifiutare.

Risorse

Aggiornato il

23/10/2014