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Il 14 gennaio Human Rights Watch ha pubblicato il World Report 2020 sulla situazione globale degli abusi dei diritti umani nel 2019. Si tratta della trentesima revisione dello stato dei diritti umani nel mondo da parte di Human Rights Watch. Il volume di 652 pagine esamina la situazione di circa 100 paesi nel periodo compreso tra la fine del 2018 e novembre 2019. Esso preme le élite politiche al potere di rispettare i diritti umani e assicurare la giustizia.
Il report è introdotto da un breve testo dal titolo “La Minaccia Globale della Cina per i Diritti Umani” scritto dal direttore di Human Rights Watch, Kenneth Roth. Questo testo si focalizza sull’attuale situazione della Cina, affetta da brutali misure di repressione e censura da parte del governo cinese.
Il resto del volume consiste in un’esamina dei singoli paesi per aree tematiche. Tra i temi trattati vi è la libertà dei difensori dei diritti umani di condurre il proprio lavoro e gli interventi dei principali attori internazionali e regionali, tra cui le Nazioni Unite, l’Unione Europea, l’Unione Africana.
Dopo che le autorità cinesi hanno negato l’ingresso ad Hong Kong al direttore esecutivo di Human Rights Watch, la conferenza stampa è stata ospitata dalle Nazioni Unite a New York. In questa occasione il direttore ha ribadito che la violenta repressione in atto in Cina rappresenta il più intenso attacco al sistema dei diritti umani in decenni, segnato da sorveglianza tecnologica, censura politica, oppressione delle minoranze etniche, incarcerazioni di massa. In chiusura, il direttore ha richiamato la comunità internazionale a contrastare apertamente la strategia di Pechino che si fonda sulle relazioni diplomatiche e sull’uso del potere economico.
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19/1/2020