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8/11/2015
Zeid Ra'ad Zeid Al-Hussein, Alto Commissario per i Diritti Umani
© UN Photo/Paulo Filgueiras

L'Alto Commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite invia una missione in Sud Sudan

Sulla base di una risoluzione adottata dal Consiglio Diritti Umani nel corso della sua 30° sessione (A/HRC/RES/30/22) e dopo la diffusione di alcuni rapporti inerenti le presunte violazioni di diritti umani commesse dagli attori coinvolti nel conflitto in Sud Sudan, Zeid Ra'ad Zeid al-Hussein, Alto Commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite, ha deciso di inviare una missione composta da 10 esperti indipendenti nel Paese al fine di valutarne la situazione.

Il team esaminerà le violazioni del diritto internazionale dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario avvenute a partire dallo scoppio del conflitto, nel dicembre 2013. Zeid ha inoltre affermato che il rapporto della missione dovrà essere presentato al Consiglio Diritti Umani delle Nazioni Unite nel corso della sua prossima sessione, nel marzo 2016. Esso dovrà, da una parte, fornire delle raccomandazioni per migliorare la situazione del Paese e garantire la responsabilità per le gravi violazioni di diritti umani; dall’altra, riportare le misure adottate dal Governo per monitorare il territorio e prevenire tali violazioni. La missione dovrà agire in cooperazione con la Commissione di Inchiesta dell’Unione Africana e sulla base delle informazioni precedentemente raccolte dalla missione ONU in Sud Sudan (UNMISS).

Il 9 luglio 2011, il Sud Sudan, abitato da popolazioni in gran parte cristiane, dopo decenni di conflitti e guerre civili, si è dichiarato indipendente dal Sudan, prevalentemente arabo e musulmano. Dopo la secessione, il Paese ha dovuto affrontare gravi contrasti con il Sudan per il controllo di alcune regioni di confine, strategiche dal punto di vista economico. Le rivalità interne e le lotte intestine per il potere hanno portato, nel dicembre 2013, allo scoppio di un conflitto di carattere etnico che vede coinvolte le due etnie maggioritarie nel Paese: Dinka (38% della popolazione) e Nuer (17%).

Aggiornato il

30/10/2015