A A+ A++
16/11/2010 (Archivio storico)
Ampia veduta della Sala XX, dove si riunisce il Consiglio Diritti umani, presso il Palazzo delle Nazioni a Ginevra, 2010.
© Centro Diritti Umani - Università di Padova

Nazioni Unite - Nona sessione del Meccanismo di Revisione Periodica Universale (UPR)

Si è svolta a Ginevra, dal 1 al 12 novembre 2010, la nona sessione del Meccanismo di Revisione Periodica Universale (Universal Periodic Review), procedura nuova e unica nel suo genere il cui scopo è quello di esaminare ed implementare la situazione dei diritti umani "on the ground" di tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite.

Nel corso della nona sessione sono stati esaminati i seguenti 16 stati: Liberia, Malawi, Mongolia, Panama, Maldive, Andorra, Bulgaria, Honduras, Stati Uniti d'America, Isole Marshall, Croazia, Jamaica, Libia, Micronesia, Libano e Mauritania. 

Nel corso delle due settimane di incontri, ha avuto luogo un dialogo interattivo tra il Gruppo di lavoro dell'UPR, composto da tutti i membri del Consiglio diritti umani e dagli stati osservatori, e i delegati dei 16 paesi "sotto esame". Sulla base dei tre rapporti preparati, rispettivamente, dallo Stato interessato, dall'Alto Commissario per i diritti umani e da altri attori rilevanti, quali ONG e istituzioni nazionali per i diritti umani, i membri del Gruppo di lavoro dell'UPR hanno potuto elaborare commenti e formulare raccomandazioni da rivolgere agli Stati esaminati. Al termine dei lavori, è stato adottato un rapporto per ciascuno dei 16 Stati coinvolti nell'esame periodico, in cui sono stati sintetizzati i rilievi evidenziati, nonché gli impegni che gli Stati hanno deciso di assumere.

 Il 5 novembre 2010, si è svolto il dialogo interattivo relativo agli Stati Uniti d'America. I commenti e le raccomandazioni formulate dal Gruppo di Lavoro dell'UPR si sono concentrati principalmente sui seguenti aspetti: mancata ratifica da parte degli USA di una serie di strumenti internazionali sui diritti umani (CRC, CEDOW, OPCAT, CRD, CMW); mancata ratifica dello Statuto della Corte Internazionale Penale; lotta al terrorismo e rispetto dei diritti umani; applicazione della pena di morte; forme di discriminazione multiple subite dagli immigrati; islamofobia.