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17/7/2009
Forniture d'acqua in un villaggio isolato sulle Ande (Ecuador). Un bambino vicino ad una fonte d'acqua e un allevatore con due bovini.
© UNESCO/Cassagne, J.

Nazioni Unite – Pubblicato il Rapporto 2009 sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio

Il Rapporto 2009 sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, elaborato dal Dipartimento delle Nazioni Unite per gli affari economici e sociali, analizza i progressi realizzati verso il raggiungimento degli 8 obiettivi del Millennio attraverso dati e statistiche raccolti da 25 diverse agenzie e organismi internazionali.

Il Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon, nel presentare il Rapporto, ha affermato che, nonostante numerosi successi, i progressi generali sono troppo lenti per pensare di poter raggiungere gli obiettivi prefissati entro il 2015.

Il quadro internazionale che emerge dal Rapporto è ambiguo:

  • i risultati ottenuti a partire dagli anni ’90 nello sradicamento della fame sono stati seriamente messi in discussione nel corso del 2008, soprattutto a causa della crisi alimentare globale;

  • tra il 1990 e il 2005, il numero delle persone che vivono con meno di 1.25 $ al giorno è diminuito da 1.8 a 1.4 miliardi; tuttavia, da allora, la lotta contro la povertà sembra essersi arrestata;

  • oltre un quarto dei bambini dei Paesi in via di sviluppo sono sottopeso per la loro età, e i risultati conseguiti tra il 1990 e il 2007 in tema di nutrizione infantile sono comunque insufficienti per raggiungere l’obiettivo prefissato entro il 2015;

  • la disoccupazione nel 2009 potrebbe colpire tra il 6.1 e il 7% degli uomini e tra il 6.5 e il 7.4% delle donne, rallentando ulteriormente i progressi verso la parità di genere.

Il Rapporto, inoltre, rileva che la maggior parte dei successi sul piano globale sono dovuti principalmente ad una drastica riduzione dei tassi di povertà nel sud-est asiatico; altrove, i progressi sono stati più lenti. In particolare, nell’Africa sub-sahariana erano presenti, nel 2005, 100 milioni di persone in stato di povertà assoluta in più rispetto al 1990, con dei tassi di povertà superiori al 50%.