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Si è appena concluso a New York il Summit delle Nazioni Unite sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio con l’adozione di un piano globale per raggiungere gli 8 Obiettivi entro la data prefissata del 2015.
Il documento finale del Summit “Mantenere le promesse: uniti per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio” è stato adottato per consenso dall’Assemblea Generale. Basato sugli esempi di maggior successo e sulle lezioni apprese, il documento individua le azioni concrete che tutti gli attori sono chiamati a realizzare al fine di accelerare i progressi in relazione a ciascuno degli 8 Obiettivi. Il documento afferma anche che, nonostante il perdurare della crisi economica globale, notevoli progressi sono stati compiuti in termini di lotta alla povertà, aumento delle iscrizioni scolastiche e miglioramento della salute in molti Stati: gli Obiettivi, in sostanza, sono ancora raggiungibili.
In particolare, al fine di accelerare i progressi sulla salute infantile e materna, è stato deciso di stanziare 40 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni nell’ambito della Strategia globale per la salute di donne e bambini. Tale Strategia – uno sforzo globale avviato dal Segretario delle Nazioni Unite Ban Ki-moon – ha il potenziale di salvare la vita ad oltre 16 milioni di donne e bambini, prevenire 33 milioni di gravidanze indesiderate, proteggere 120 milioni di bambini dalla polmonite e 88 milioni di bambini da problemi di sviluppo legati alla malnutrizione, avanzare nel controllo di malattie gravi come la malaria e l’HIV/AIDS, e garantire a donne e a bambini l’accesso a strutture sanitarie di qualità e l’assistenza di personale sanitario qualificato.
Numerosi sono stati, inoltre, gli impegni assunti per ciascuno degli Obiettivi da parte dei Governi, delle Organizzazioni internazionali e dei rappresentanti del settore privato, organizzati nel Global Compact delle Nazioni Unite. Tra i più significativi, si segnalano i seguenti:
1. Eliminare la povertà estrema e la fame
2. Raggiungere l’istruzione primaria universale
La Banca Mondiale aumenterà i propri investimenti e prestiti a interessi-zero nell’educazione di base di ulteriori 750 milioni di dollari, ponendo specifica attenzione ai Paesi che attualmente non sembrano essere in grado di raggiungere l’Obiettivo 2 entro il 2015, soprattutto nell’Africa sub-Sahariana.
3. Promuovere l’uguaglianza di genere e l’empowerment delle donne
L’Earth Institute, la compagnia Ericsson e l’organizzazione Millennium Promise hanno lanciato il programma Connect to learn, una iniziativa educativa non-profit a livello globale per migliorare l’accesso e la qualità dell’educazione secondaria per i bambini e (soprattutto) le bambine del mondo, attraverso l’assegnazione di borse di studio triennali, per consentire loro di frequentare le scuole secondarie. Le prime 100 borse saranno assegnate in Ghana e Tanzania nei prossimi 100 giorni.
4. Diminuire la mortalità infantile e 5. Migliorare la salute materna
6. Combattere l’HIV/AIDS, la malaria e le altre malattie
7. Assicurare la sostenibilità ambientale
8. Sviluppare un partenariato globale per lo sviluppo sostenibile
L’Unione Europea si è impegnata a stanziare un miliardo di euro da destinare ai Paesi più bisognosi e, nello stesso tempo, che hanno dimostrato maggiore impegno per il raggiungimento degli Obiettivi del Millennio.
23/9/2010